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Campioni internazionali

Covid, Paire negativo. Mladenovic: "Ci trattano da criminali"

Paire ha annunciato di essere risultato negativo al secondo tampone dopo la positività al Covid-19. Kiki Mladenovic, messa in isolamento dopo i contatti con lui, ha dichiarato: "Siamo come dei prigionieri, rivoglio la mia libertà"

di | 02 settembre 2020

Kiki Mladenovic ha subito la rimonta di Gracheva da 61 51 e ha attaccato l'organizzazione per le misure di sicurezza

Kiki Mladenovic ha subito la rimonta di Gracheva da 61 51 e ha attaccato l'organizzazione per le misure di sicurezza

"Il secondo test di lunedì scorso è negativo". Benoit Paire ha aggiornato i fan su Instagram sulle sue condizioni dopo la sua positività al Covid-19, primo caso registrato all'interno della bolla durante lo US Open. "Farò altri controlli, ma sto bene, non ho sintomi" ha detto

Secondo la testata 'Cracked Racquets' Paire sarebbe stato a contatto con i connazionali Kristina Mladenovic, Adrian Mannarino, Richard Gasquet, Gregoire Barrere e Edouard Roger-Vasselin, oltre a due giocatrici belghe, Ysaline Bonaventure e Kirsten Flipkens. Questo gruppo di giocatori e giocatrici sono completamente isolate. Daniil Medvedev fa parte invece di un secondo gruppo che avrebbe avuto contatti più rari, insieme a Damir Dzumhur e Nicolas Mahut che per questo sarebbero sottoposti a misure meno restrittive.
Di questa condizione di isolamento ha parlato con durezza Kiki Mladenovic, che ha perso una partita incredibile sprecando un vantaggio di 61 51 contro la russa Varvara Gracheva e mancando quattro match point. "Fino al 5-2 ho giocato benissimo, ma non sono riuscita a chiudere e sono crollata" ha detto, secondo quanto riporta L'Equipe. 

Quando le hanno chiesto se questa sensazione fosse in qualche modo collegata al contesto in cui il torneo si sta svolgendo, Mladenovic ha attaccato a 360 gradi l'organizzazione. "Se avessi saputo che giocare 40 minuti a carte con un giocatore positivo a un test e negativo al successivo avrebbe provocato tutte queste conseguenze, non avrei mai messo piede qui" ha detto. 
"Il modo in cui ci stanno trattando è abominevole, ho solo voglia di ritrovare la mia libertà. Non è certo colpa della USTA se ho mancato quattro match point" ha spiegato, anche se ha fatto capire che le restrizioni e la bolla abbiano avuto un peso nel suo approccio al terzo set. "E' stato un crollo totale, e mi fermo qui" dice. 

Anche se poi, di fronte una successiva domanda, scende più nel dettaglio. "Dovreste sedervi con noi, così possiamo dirvi tutto quello che ci fanno passare" dichiara. "Dobbiamo chiedere permesso per tutto, non abbiamo libertà di movimento, d'identità, di niente. Ci trattano come se fossimo dei prigionieri, dei criminali. Le condizioni sono atroci. Siamo impotenti, viviamo un incubo". Viene da chiedersi cosa direbbe di fronte a chi prigioniero lo è davvero. 
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