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Campioni internazionali

Caso Minneapolis, Coco Gauff: “Sono io la prossima?”

La 16enne campionessa statunitense si unisce alla lunga lista di atleti che hanno espresso la propria indignazione per l’omicidio di George Floyd durante il suo arresto

30 maggio 2020

Cori Gauff

Sono io la prossima?". Coco Gauff, stella nascente del tennis americano, scende in campo aggiungendo via social la sua voce a quelle del mondo dello sport dopo l’uccisione di George Floyd durante il suo arresto, lunedì a Minneapolis. Mostrandosi con la testa coperta dal cappuccio della felpa, sguardo serio di fronte alla telecamera, in un video sul network TikTok, la 16enne tennista statunitense resta in silenzio e affida il suo pensiero ai sottotitoli che scorrono: “Uso la mia voce per combattere il razzismo. Userete la vostra?”. Quindi scorrono le foto di George Floyd e di altre vittime di colore di crimini a sfondo razzista. Si riconoscono Ahmaud Arbery, il jogger assassinato a colpi d'arma da fuoco il 23 febbraio a Brunswick, in Georgia, da un padre e suo figlio, o anche Breonna Taylor, un medico di emergenza di 26 anni, uccisa dalla polizia che aveva fatto irruzione nella sua casa in Kentucky, a marzo. Alla fine della sequenza la Gauff alza entrambe le mani mentre queste parole appaiono in conclusione: “Sono io la prossima?”. Il suo messaggio è solo l’ultimo di una lunga lista di atleti che hanno espresso la propria indignazione. Dalle star della NBA LeBron James e Magic Johnson, all’ex campione della NFL Colin Kaepernick.

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