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Campioni internazionali

Coronavirus, Thiem contro i Fab Three: “No al fondo di solidarietà. Denaro a chi serve”

“Nessuno di questi giocatori con classifica più bassa sta lottando per sopravvivere, non capisco perché dovrei dare a loro i miei soldi. Preferisco dare a persone o istituzioni che ne hanno davvero bisogno”, ha dichiarato in un’intervista a un quotidiano austriaco

di | 26 aprile 2020

Una smorfia di Dominic Thiem a Montreal

Una smorfia di Dominic Thiem, poco soddisfatto della sua prestazione

Mentre ATP, WTA e ITF, d’accordo con Djokovic, Federer e Nadal, hanno pensato alla creazione di un fondo di solidarietà per i giocatori di classifica più bassa e in grave difficoltà economica a causa della pandemia da coronavirus e dello stop del tennis, Dominic Thiem si è detto contrario in un’intervista al quotidiano “Kronen Zeitung” destinata a scatenare polemiche.

"Nessuno di questi giocatori di classifica più bassa sta lottando per sopravvivere - ha detto il 26enne austriaco - tutto l'anno vedo molti che non danno tutto al tennis e non sono molto professionali. Di sicuro non subordinano tutta la loro vita al tennis. Conosco bene il circuito dei future per averci giocato un paio di anni e molti non lo vivono in modo professionale. Non vedo perché dovrei dare loro dei soldi”.

L’attuale numero 3 del ranking mondiale, finalista quest'anno agli Australian Open e nelle ultime due edizioni del Roland Garros, non è tuttavia contrario alla solidarietà nei confronti di chi sta pagando a maggior prezzo la pandemia: “Preferisco dare a persone o istituzioni che ne hanno davvero bisogno. Nessuna professione al mondo ti garantisce un grande successo all’inizio della tua carriera. Nessuno dei migliori giocatori si considera arrivato, nulla è garantito e dobbiamo combattere”.

Thiem ha poi raccontato che, nonostante in Austria gli allenamenti siano consentiti, non ha intenzione di forzare troppo in attesa di capire come evolverà la stagione del tennis: “Mi allenerò davvero solo quando avranno deciso un nuovo calendario e avremo il via libera per riprendere. Le competizioni non ricominceranno prima di tre o quattro mesi, è impossibile allenarsi senza interruzioni. Sarà sufficiente un mese di buona preparazione fisica per farsi trovare pronto quando finalmente torneremo in campo”.
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