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Campioni internazionali

I viaggi di Tsitsipas, il tennista-vlogger più amato del Tour

Una conferma arriva dalla off season: il greco, top 10, mostra di avere carisma e di essere un ottimo imprenditore di se stesso. Con i suoi scatti e i suoi racconti in video, ha mostrato a tutti le sue vacanze su un itinerario lontano da quello della maggior parte dei colleghi: al gelo dell'Islanda

di | 06 dicembre 2019

Stefanos Tsitsipas

Spesso per entrare nel cuore della gente non è sufficiente aggiudicarsi un gran numero di trofei. Occorre sapersi distinguere, suscitare interesse al di fuori del rettangolo di gioco, lasciare il segno. Si è più volte sottolineato come quello che ci apprestiamo a vivere nei prossimi anni sia un ricambio generazionale a 360 gradi, e fino a qui nulla di nuovo. Attenzione, però, perché questa volta proviamo ad andare ben oltre una comune disamina tecnica per spingerci ad analizzare un fenomeno più che mai figlio dei nostri giorni: la comunicazione multimediale.

Stefanos Tsitispas da Atene, in attesa di diventare numero 1 del ranking Atp, ha squarciato con un sorriso meraviglioso quel velo che troppe volte si frappone tra giocatori professionisti e appassionati di tutto il mondo. Viaggi, cene, allenamenti, tornei: tutto ben documentato da un uso ragionato dei social. Un autentico ponte tra passato e futuro. Fino ad ora, mai nessuno lo ha fatto come lui.

La vita a modo mio

Sono passati oltre cinque anni da quel 16 settembre del 2014, giornata in cui Tsitsipas caricava il primo video sul suo nuovo canale YouTube. Un sedicenne di belle speranze, pronto ad affrontare il secondo turno di qualificazioni nel torneo Futures di Karlsruhe, ultimava il riscaldamento prima dell’inizio del match. Un passo dopo l’altro, una vittoria dopo l’altra, Stefanos è cambiato e con lui anche il mondo della comunicazione. Stati Uniti, Dubai, Cipro, Saint Kitts e Nevis, Italia e Australia sono solo alcune delle mete raggiunte dal tennista greco, per lavoro o svago che sia.

Un ragazzo moderno, pronto a coniugare lavoro ed altri interessi (su tutti video editing e fotografia) con atteggiamento maturo nonostante la giovane età.

“La prematura eliminazione agli Us Open quest’estate - ha dichiarato - è probabilmente la cosa migliore che mi sia mai successa da quando gioco a tennis. Sono rimasto a New York per sei o sette giorni e ho avuto la possibilità di scoprire nuove cose. Ho capito che voglio vivere la mia vita alla mia maniera, non come se l’aspettano gli altri”.

Youtuber nell'anima

Ultima, ma solo in ordine cronologico, l’Islanda. Un’esperienza che ha lasciato un’impronta profonda nell’animo del vincitore delle ATP Finals. Tanti i luoghi visitati: dal relitto DC-3, alla suggestiva area geotermale Blue Lagoon, fino alla scogliera incantata di Vik. “Tutto ok – ha scritto su Instagram dopo aver ultimato il suo lavoro – il vlog è pronto e sembra carino. Mi sento di migliorare costantemente quando si tratta di editing, creazione di una storia e realizzazione di qualcosa da zero. Riprendere e lavorarci su è come una droga naturale per me. Solo una volta che assumo la mia dose riesco ad andare avanti nella vita. Ok! Pronti a distruggere il tasto ‘like’?”.

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Una passione smodata, quella per il montaggio, nata come reazione allo stress quotidiano dovuto alla frenetica vita nel tour. “Ho iniziato a creare video soprattutto durante i periodi negativi. Produrre questi filmati mi rilassa. Lo vedo come un hobby molto producente, perché posso mostrare alle persone le particolarità dei posti che visito in tutto il mondo, far capire come funziona un torneo e qual è la vita di noi giocatori”.

Significativa, al riguardo, la testimonianza dell’azzurro Gian Marco Moroni. “Quando eravamo piccoli e ci ritrovavamo nei tornei di Tennis Europe - racconta ‘Jimbo’ - ricordo che Stefanos era sempre su Youtube. Aveva anche creato un suo canale per commentare i tornei della settimana; conosceva tutti i giocatori, i tornei, le classifiche. Eravamo piccoli, noi altri giocavamo in giro per il circolo mentre lui era già una sorta di youtuber”.

Non solo video

Non solo video ma anche tante fotografie. Nell’ultimo anno i suoi followers su Instagram sono aumentati da 60 mila ad oltre 811 mila, numeri impressionanti anche per un grande esperto di social come lui. #AGreekAbroad (“Un greco all’estero”) è l’hashtag che utilizza maggiormente negli scatti che lo ritraggono in ogni parte del mondo. Guai, però, ad immaginare qualcosa di improvvisato o lasciato al caso.



“Non sono uno di quelli che scatta una foto con lo smartphone, la posta su Instagram e si crede un fotografo. Ho una macchina fotografica professionale e passo ore ad apportare le opportune modifiche. La vita non è solo tennis, che resta il mio lavoro e ciò che farò nei prossimi anni, ma a volte ho bisogno di staccare e dedicarmi ad altro”. Rispetto ai vlog, lo stile mantenuto sulla più importante piattaforma fotografica lascia emergere lo Stefanos dentro e fuori dal campo. Spazio, allora, alle immagini in compagnia dei colleghi, al necessario rapporto con gli sponsor e a teneri amarcord di quando era bambino.

Immancabile anche Twitter, grazie al quale i suoi 142 mila seguaci hanno spesso l’occasione di scambiare qualche battuta direttamente con lui. Proprio alcuni giorni fa ha scelto di rispondere alle numerose domande dei fan solamente con le emoji ed il risultato è stato, come sempre, sorprendente. A chi gli domanda quale sia l’obiettivo principale per il 2020 il greco risponde: “Disintossicarmi dai social”. Nel frattempo, però, è iniziata una nuova avventura in Oman. Buone vacanze Stefanos! In attesa del prossimo vlog…


Stefanos Tsitsipas, a sinistra, con un giovane papà Apostolos e col fratello minore Petros

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