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Campioni internazionali

Bertens sfiderà Riske per il titolo a 's-Hertogenbosch

La testa di serie numero 1 supera in due set Elena Rybakina, alla prima semifinale WTA in carriera. L'olandese sfiderà la statunitense che ha rischiato ma ha superato al tiebreak del terzo Veronika Kudermetova.

15 giugno 2019

Alison Riske

Un'occasione per ricominciare. E' quel che chiedeva Alison Riske che, dopo aver vinto il secondo titolo di fila a Surbiton, raggiunge a 's-Hertogenbosch la seconda finale sull'erba dopo quella persa a Nottingham nel 2016, l'ottava in carriera nel circuito WTA. Batte 64 36 76(5) Veronika Kudermetova in un match pieno di incertezze, di cambi di direzione, giocato sotto un cielo sempre più basso e plumbeo. Per il primo titolo in cinque anni, dovrà battere la testa di serie numero 1, Kiki Bertens. L'olandese ha sconfitto 64 64 Elena Rybakina, alla prima semifinale WTA. In tre precedenti, l'ultimo quest'anno all'Australian Open, Riske ha vinto solo un set, a Toronto nel 2013.

Riske, numero 61 del mondo, ha chiuso con appena 18 vincenti a 40 ma pesano soprattutto i 42 gratuiti di Kudermetova contro i 19 della statunitense, al nono successo consecutivo. "Onestamente non credevo che sarei riuscita a vincere" ha ammesso Riske, che nel terzo set si è trovata effettivamente vicina alla sconfitta. Kudermetova ha servito due volte per centrare la sua prima finale WTA, sul 5-4 e sul 6-5, senza mai nemmeno arrivare a match point, e si è trovata avanti 5-4 e servizio nel tiebreak. I due minibreak consecutivi hanno lanciato Riske verso il trentanovesimo successo sull'erba in carriera.

"E' stata una battaglia" ha aggiunto Riske, sconfitta nell'unico precedente, al primo turno a Tianjin l'anno scorso. "Veronika ha giocato un gran tennis, sono felice di essere riuscita a portare a casa la partita". 

Riske, che si era fermata nei quarti l'anno scorso al debutto nel torneo, ha esacerbato la volontà di chiudere rapidamente il punto di Kudermetova, che nel primo set e mezzo vinceva più punti negli scambi sotto i tre colpi ma dieci in meno tra i quattro e i sette. Tendenza poi confermata nel resto della partita. Le qualità difensive di Riske hanno fatto la differenza rispetto alla precipitazione nelle esecuzioni in avanzamento o su palle lente della russa, protagonista sul 6-5 nel terzo set di un coaching surreale: chiama in campo Sergey Demekhine, ex coach di Vera Zvonareva, e per un minuto buono non si parlano, si limitano a guardarsi.

Solidità difensiva, tranquillità  nella gestione dei momenti delicati, leggerezza nella copertura del campo. Così Kiki Bertens conquista la terza finale della stagione dopo il titolo a San Pietroburgo e Madrid. 

Bertens, che ha salvato due palle break per salire 3-1 nel secondo set, ha completato la decima vittoria negli ultimi 12 incontri. L'olandese ha piazzato il break al primo game del match ma non ha difeso il vantaggio a lungo. Rybakina, che ha vinto solo due degli otto game lottati nel match, ha recuperato lo svantaggio nel quarto gioco ma il secondo break sul 4-3 ha indirizzato il parziale. I due break nei primi sette giochi del secondo avvicinano Bertens alla prima finale in carriera in casa. 

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