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Zverev raggiunge la 17ma semifinale in un Masters 1000, la seconda a Miami a sei anni di distanza dalla prima
di Alessandro Mastroluca | 28 marzo 2024
Alexander Zverev raggiunge la 17ma semifinale in carriera in un Masters 1000, la seconda a Miami dopo quella giocata nel 2018. Con un break nell'ultimo game del primo set e un altro nel game conclusivo del secondo, ha sconfitto 64 75 Fabian Marozsan e completato la 24ma vittoria nelle ultime 26 partite giocate contro avversari fuori dalla Top 50. Marozsan, vera sorpresa del torneo che ha eliminato Holher Rune e Alex de Minaur, sarà comunque il quarto ungherese in Top 50 da lunedì: secondo le proiezioni in tempo reale del ranking ATP sarà numero 38 del mondo.
Il match non è di qualità elevata, ma giocare con un vento caldo e forte che va a folate non è certo facile. Poi di fronte ci sono due giocatori più a loro agio con la geometrica potenza che con la sottile raffinatezza. Zverev ha giocato meglio i punti importanti, e fatto valere la superiorità al servizio: ha perso infatti solo nove punti quando ha messo in campo la prima e ne ha ottenuti 12 in più negli scambi durati meno di cinque colpi.
Sascha supreme ??
— Tennis TV (@TennisTV) March 28, 2024
2018 runner-up @AlexZverev edges Fabian Marozsan 6-3 7-5 to reach his second semi-final at #MiamiOpen pic.twitter.com/cEc4Ol4vMx
Zverev prende più facilmente l'iniziativa, l'ungherese va più vicino al suo limite per stargli dietro, ma riesce a vincere solo sette punti in risposta nel set e commette il primo doppio fallo della partita proprio sul set point.
Superiore negli scambi brevi in quelli di media lunghezza (durati meno di nove colpi) per tutto il primo set, nel secondo Zverev si ritrova di fronte una concorrenza più dura. Marozsan serve e colpisce meglio, nel quinto game si guadagna anche una palla break con uno dei punti più spettacolari della sua partita. Il tedesco la cancella alla sua maniera, prima potente e passa la paura, ma poi si lascia trascinare dalle emozioni e dalla frustrazione perché l'arbitro lo ammonisce per aver perso troppo tempo prima di far ripartire il gioco. "Stavo aspettando che passasse il vento, cosa dovevo fare?" sbotta.
Resta piccato con l'arbitro anche nel prosieguo del match, il tedesco, che comunque mantiene la necessaria freddezza per piazzare due ottime risposte, chiudere la partita e festeggiare la semifinale.