Chiudi

-
Atp

Sinner: "Guardo sempre a come migliorare, ma la strada è giusta"

Le parole di Jannik Sinner in conferenza stampa dopo la vittoria contro Ben Shelton al primo turno dell'ATP 500 di Vienna. Torneo in diretta su SuperTennis e SuperTenniX

di | 25 ottobre 2023

Jannik Sinner non difetta certo di adattabilità competitiva. Non si siede sulle certezze acquisite, non teme di uscire dalla zona di sicurezza se è convinto che quell'escursione fuori dalle piste battute possa avvicinarlo un po' di più al suo obiettivo.

Ne ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro Ben Shelton al primo turno dell'Erste Bank Open, l'ATP 500 di Vienna, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX. Una partita in cui ha riscattato la sconfitta subita a Shanghai contro lo statunitense, oggi numero 15 del mondo. E ha dimostrato di aver continuato a lavorare su dettagli del suo tennis, forgiato con la cura dell'artigiano.

8E4C5F58-218B-49CD-A912-AF28915BED5C
Play

"Son sempre stato uno che quando ha sentito il bisogno di cambiare, l'ho fatto immediatamente, anche durante i tornei - ha detto in conferenza stampa -. Due anni fa al Queen's, ho servito in singolare con i piedi separati, poi il giorno dopo in doppio con i piedi uniti". Avrebbe continuato ad alternarli, a passare dal foot back al foot up fino a quest'anno. Ora il movimento di servizio ha ormai preso una direzione chiara verso il foot-up, ovvero il movimento con l’avvicinamento dei piedi. 

"Cerco sempre di guardare ai miglioramenti, al futuro, che è la parte più importante. E penso che farò sempre così. Magari perderò qualche partita, ma va bene se so nella testa che sto facendo le cose che mi porteranno a vincere nel futuro. Sono sempre stato così e cecherò di restare così, perché la strada che stiamo percorrendo è giusta".

Molto si è parlato della sua maturità, di una mentalità vincente che si combina con un tennis sempre più consapevole e maturo. Lo si è visto nelle vittorie a Pechino contro Alcaraz e Medvedev che, come ha detto coach Vagnozzi a SuperTennis, "hanno concretizzato diciassette, diciotto mesi di lavoro insieme". Lo si è visto anche a Vienna contro Shelton, nei nove punti persi con la prima, nei due ace sulla palla break, nella varietà di direzioni con cui ha attaccato con il diritto.

"La mentalità deve sempre essere quella giusta, ma dipende sempre contro chi giochi - ha detto dopo la partita -. Contro Shelton hai una mentalità, se giochi per esempio contro Schwartzman ne hai un'altra. Quando si scambia un po' di più, hai più possibilità di cambiare il tuo gioco durante il punto. Contro Shelton devi essere pronto ad accettare che puoi avere una chance ma lui ti può un servizio vincente, un ace, una prima a 230, ti può tirare la seconda a 200. E' una cosa che parte dall'allenamento, se non lo sai fare in allenamento, poi è difficile farlo in partita".


Non ci sono commenti
Loading...