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Pioline, "caso" Sinner a Parigi-Bercy: "Il campo 1 non è all'altezza, dobbiamo ingrandirci"

Il direttore del Rolex Paris Masters, il Masters 1000 di Parigi-Bercy, ammette le difficoltà di programmazione e spiega i fattori che hanno contribuito a creare una situazione conclusa con il ritiro di Jannik Sinner

02 novembre 2023

Campi laterali non all'altezza, una giornata di partite dalla durata eccezionale. Una tempesta perfetta, quella di mercoledì al Masters 1000 di Parigi-Bercy, che ha portato oggi Jannik Sinner a ritirarsi dopo aver chiuso contro Mackenzie McDonald alle 2.36. L'altoatesino avrebbe dovuto giocare oggi contro Alex De Minaur, ma ha scelto di abbandonare il torneo. Peraltro l'altoatesino aveva chiesto di esordire il più tardi possibile visto che domenica aveva trionfato a Vienna dopo una finale durata oltre tre ore contro Daniil Medvedev.

"Rispettiamo la scelta di Sinner, la stanchezza fa parte della vita di un tennista professionista. Poi nel suo caso è anche una stanchezza accumulata, e con grandi obiettivi davanti come le Nitto ATP Finals" ha detto il direttore del Rolex Paris Masters Cedric Pioline al quotidiano francese L'Equipe. 

"Col senno di poi, è sempre facile parlare della programmazione - ha spiegato Pioline -. Ma serve rimettere le cose nella giusta dimensione. Mercoledì è stata una giornata eccezionale in termini tennistici, dopo la partita straordinaria tra Medvedev e Dimitrov. Non dimentichiamo nemmeno che alle 20.16 Zverev serviva per il match contro Humbert, ma poi è cambiata la partita. E' la magia di questo sport. Il pubblico della sessione diurna era impazzito, certo c'era del malcontento fra chi aveva acquistato i biglietti della sessione serale che avrebbe dovuto iniziare alle 19.30".

C'è anche un altro problema, che Pioline non nasconde. "Bisogna rendersi conto che con le infrastrutture esistenti, il campo 1 non è all'altezza di un torneo Masters 1000 - ha detto -. Abbiamo fatto bene, alla luce di quanto successo, a iniziare una riflessione sul futuro del torneo che dovrebbe ingrandirsi per rispondere alle nuove esigenze del circuito".

Infine, Pioline sottolinea come le scelte di programmazione delle partite dipendano anche dall'esigenza di "garantire una certa forma di equità fra i giocatori e i blocchi di tabellone, anche se non sempre ci riusciamo - ha concluso -. A volte, dobbiamo prendere delle decisione arbitrarie, complesse, e non esistono soluzioni buone per tutti. Dobbiamo assumerci la responsabilità di fare delle scelte".

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