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Le prime partite del 2024 confermano la tendenza del 2023 con la ricerca dell’anticipo, per rubare l’iniziativa all’avversario e cercare la soluzione a rete. Vale anche per Murray che però cede ancora alla distanza
di Vincenzo Martucci | 01 gennaio 2024
Progetti, programmi, sogni, promesse: l’anno nuovo comincia sempre con un carico di aspettative e di speranze per tutti. Il tennis, “sempre più fisico e meno tattico, troppo veloce e troppo legato al servizio-risposta”, come lamenta zio Toni Nadal, cerca da un po’ nuove vie d’uscita. Di forza, certo, da fondocampo, spingendo a mille, ma poi tentando sempre più la via della rete. Questo confermano chiaramente due match molto interessanti dell’ultima notte australiana del 2023: a Perth, con De Minaur-Fritz, a Brisbane, con Dimitrov-Murray e Safiullin-Shelton.
Legittimo allievo di Lleyton Hewitt, “Il selvaggio”, che dalla panchina lo carica come nessuno da capitano dell’Australia, chiamato a una grossa prestazione nella United Cup contro gli Stati Uniti, davanti al suo pubblico “The Demon”, al secolo Alex de Minaur, si esalta, e dà il massimo. Soprattutto, rischia tantissimo, colpendo la palla sempre in anticipo, rubando iniziativa e bastone del comando all’avversario, e presentandosi frequentemente a rete. Così soffoca l’attaccante che ha di fronte, quel Taylor Fritz, grande speranza a stelle e strisce ancora inespressa al vertice perché sempre terribilmente in difficoltà quand’è attaccato e, quindi, quando si trova sotto pressione.
“Oggi è stato un nuovo anno, un nuovo me”, ha spiegato eloquentemente l’australiano, famoso per il moto perpetuo, la velocità, la difesa, la capacità di coprire ogni porzione di campo e la cattiveria agonistica, ma spesso latente proprio in fase offensiva. “Avevo un’ottima mentalità, ho giocato il tennis che volevo giocare, quindi sono molto felice. Taylor ha una potenza di fuoco esplosiva e non puoi lasciargli dettare legge. Volevo prenderlo dalla prima palla e sfruttare ogni piccola occasione che avevo per dettare il punto. Non sempre funziona, ma oggi ha funzionato”.
Ancora una volta, pur dotato di un arsenale offensivo davvero importante, di fisico e di esperienza, Fritz è mancato sotto il profilo tattico e mentale, evidenziando la difficoltà nel sostenere la situazione negativa e non trovando mai la soluzione per uscire dalla trappola. Un altro brutto segnale da parte dell’americano che, a febbraio 2023, è salito alla classifica record di 5 del mondo e oggi è 10, facendosi notare soprattutto per le clamorose sconfitte: con Popyrin agli Australian Open, con Ymer a Wimbledon, col troppo netto 6-1 6-4 6-4 con Djokovic agli US Open, col quale non a caso ha perso 8 volte su 8.
La storia si è ripetuta fra il russo Roman Safiullin e l’americano Ben Shelton, l’uno che, dopo i fasti juniores, da pro non ha continuità ma continua a strappare scalpi importanti e l’anno scorso è arrivato nei quarti a Wimbledon l’altro che, da super attaccante come Fritz, lamenta limiti evidenti in difesa, a dispetto delle prestazioni del 2023 che l’hanno proposto fra le grandi sorprese. Anche qui, per il russo che ruba il ruolo l’avversario, e quindi iniziativa e fiducia, l'88% di punti con la prima e l’81% di punti a rete (25/31). Che decidono la contesa e bocciano il favorito.
Roman is the MAN ??
— Brisbane International (@BrisbaneTennis) January 1, 2024
Roman Safiullin reigns supreme over No.3 seed Ben Shelton in three sets, 6-3 6-7(5) 6-3 ??#BrisbaneTennis pic.twitter.com/uUZERRG2Ut
Diversa la storia di sir Andy Murray che si ostina a giocare a dispetto dei 36 anni e dei troppi acciacchi, ma spera ardentemente in qualche risultato positivo che gli ridiano morale. Ahilui, la storia si ripete: finché le forze e quindi le gambe e quindi il servizio l’hanno sostenuto, l’ex numero 1 del mondo e pluricampione Slam scozzese ha giocato alla pari con Grigor Dimitrov, ha visto il primo set, ma, dopo aver ceduto lottando il secondo set, si è spento sempre più nettamente contro il bulgaro di qualità. Che ha sfoderato un insolito 89% di punti a rete, con l’82% di punti con la prima, a spiccare fra i 36 vincenti. In perfetto stile anno nuovo vita nuova: l’attacco paga.
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