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Il PIF smentisce: "Nessuna offerta per la fusione dei due circuiti ATP e WTA"

Dopo la rivelazione del Telegraph circa le intenzioni del fondo sovrano saudita di voler unire i due circuiti, fonti interne al PIF hanno negato di aver avanzato alcuna offerta e che "i dialoghi tra le parti sono ancora in corso"

15 marzo 2024

Il logo del Fondo sovrano sudita - PIF (Getty Images)

Il logo del Fondo sovrano sudita - PIF (Getty Images)

Nessuna offerta, nessuna scadenza. Fonti interne al fondo sovrano saudita - PIF - hanno smentito di aver inoltrato alcuna proposta economica ai vertici dell'Atp e della Wta nel tentativo di portare a termine un fusione che avrebbe dovuto dar luogo a un "Premier Tour" - con parità di trattamento per quel che riguarda i montepremi - composto dai quattro tornei del Grand Slam, dieci Masters1000 e un evento a squadre fissato per la fine della stagione. La smentita, pubblicata anch'essa sul Telegraph, insiste nel voler ribadire come le speculazioni su un'eventuale intenzione da parte del fondo di voler "acquisire il tennis" siano infondate e che l'intenzione sia invece quella di entrare a far parte "dell'ecosistema già esistente".

Il quotidiano inglese nei giorni scorsi aveva dato notizia di un incontro tenutosi proprio ad Indian Wells tra i nove direttori dei Masters1000  e il Ceo dell'Atp, Andrea Gaudenzi, nel corso del quale quest'ultimo li avrebbe informati dell'esistenza di un'offerta di oltre un miliardo di dollari da accettare o rigettare entro novanta giorni con cui il PIF intendeva puntare alla fusione dei due circuiti attualmente esistenti. 

L'offerta era arrivata a poco più di una settimana di distanza dall'accordo siglato tra l'Atp e il PIF, "una partnership strategica pluriennale" che, oltre alla presenza del brand in alcuni dei tornei più prestigiosi del circuito (Indian Wells, Miami, Madrid, Pechino e non ultime le Atp Finals), porterà anche al cambio di denominazione di ranking e titolo di n.1 di fine stagione, ora ribattezzati PIF Atp Ranking e Year-End No. 1, presented by PIF.

Contrariamente a quanto accaduto già nel golf dove l'ingresso del PIF ha portato alla creazione delle LIV Golf Series, circuito parallelo che ha di fatto creato una spaccatura con quello preesistente della Pga, la fonte anonima citata dal Telegraph ha ribadito come l'intenzione del fondo in ambito tennistico sia invece collaborativa e tesa ad aumentare progressivamente la sua partecipazione in un ecosistema già esistente e in armonia con le istituzioni già presenti.

Già sede dall'anno scorso delle Atp Next Gen Finals, l'Arabia Saudita da quest'anno potrebbe diventare anche la sede ufficiale delle Wta Finals, Master di fine stagione che nelle ultime due edizioni tenutesi a Fort Worth (Texas) e Cancun non ha riscosso il gradimento sperato per via delle lacune evidenziate nella fase di allestimento. L'idea non ha riscosso unanime consenso e alle voci di due leggende del passato come Martina Navratilova e Chris Evert, per cui la scelta dell'Arabia Saudita rappresenterebbe un passo indietro per via delle contraddizioni legate alla tutela dei diritti e della parità di genere presenti nel paese, hanno fatto da contraltare le dichiarazioni della tunisina Ons Jabeur, testimone dei passi avanti registrati nella regione e dettasi sicura che "sia arrivato il tempo di andare a giocare anche lì".


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