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Nadal torna sul rosso dopo 681 giorni e batte Cobolli: "Significa tanto per me"

Nadal ha sconfitto Cobolli e affronterà Alex De Minaur a Barcellona dove ha trionfato 12 volte.

di | 16 aprile 2024

A 681 giorni dalla finale del Roland Garros 2022, la sua ultima partita sul rosso, Nadal torna a fare quello che ama di più, sul suo campo, quello che porta il suo nome, a Barcellona. Torna e batte Flavio Cobolli 62 63, forte del 64% di punti vinti in risposta contro la seconda. Il maiorchino, al secondo torneo del 2024, affronterà Alex de Minaur, testa di serie numero 4. Il maiorchino è avanti 3-1 nel bilancio degli scontri diretti. "Il pubblico è stato incredibile - ha detto in conferenza stampa -. Lo stadio era già pieno prima che la partita cominciasse, per me ha significato tanto per me poter entrare in campo, sentire quel calore e quel supporto".

“It was a bit emotional,” a Barcelona resident and Nadal fan, who asked to be identified only as Juan E., told ATPTour.com after watching the Spaniard’s 6-2, 6-3 triumph against Italy’s Cobolli. “He seemed very happy because the stadium was full, sold out. You could tell that everybody was present [because of the noise].”

Completo lilla, fascia e polsini arancioni, Nadal ha infilato il 67mo successo a Barcellona, dove ha trionfato 12 volte. Rafa non spinge al servizio, tira corto, ma vederlo in campo rimane un evento. Lo sa anche il pubblico che riempie lo stadio come raramente succede per un primo turno. Cobolli prova a non farsi condizionare dalla situazione, ma non è facile. Nel suo angolo c'è anche Vincenzo Santopadre, amico di Stefano, padre e coach di Flavio, con il francese Van Assche che ora allena.

Cobolli li soddisfa tirando fuori il meglio del suo repertorio, prima vincente e dritto fluido e veloce, peraltro da sinistra, per cancellare le prime due palle break (1-2 15-40). Nadal, che serve con un movimento molto stretto e di conseguenza scambia di più, non ha certo dimenticato come si manovra sulla terra battuta, anche se non mette piede da un paio d'anni sulla superficie dove ha vinto più di chiunque altro, né come si passa dalla difesa all'attacco. Alla terza occasione firma il primo allungo: 3-1. 

Il ritorno di Rafa

Quel campo dove governa con altri mezzi rispetto all'energia dei muscoli gonfi che sfoggiava sotto gli smanicati e i pantaloni a pinocchietto dei suoi primi anni nel circuito. Campione dell'evoluzione competitiva, capace di evolvere assecondando il corpo che cambia perché non mutasse la soddisfazione nell'essere in grado di star lì con i migliori e darsi una possibilità ancora, Nadal usa effetti e traiettorie per spostare il rivale, per correre meno ma comandare lo stesso.

Cobolli, che lo affronta per la prima volta, paga l'emozione, la soggezione che inevitalmente la presenza di Rafa scatena. Colpo dopo colpo, la frustrazione aumenta. E il divario nel punteggio si fa sempre più netto, in favore dello spagnolo.

Rafa parte subito lancia in resta, e fa corsa in testa, anche nel secondo set (2-0). L'illusorio contro-break immediato non offre sollievo a Cobolli, che lascia il campo con una lezione utile per il futuro.

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