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Korda raggiunge la seconda finale stagionale e punta al primo titolo, Mannarino è alla terza. Lo statunitense è virtualmente numero 25, best ranking eguagliato. Il francese tornerà in Top 25 vincendo il titolo. Finale alle 11.30 su SuperTenniX
di Alessandro Mastroluca | 02 ottobre 2023
Il diritto di Adrian Mannarino (Getty Images)
Saranno Sebastian Korda e Adrian Mannarino a contendersi il titolo dell'Astana Open, ATP 250 nella capitale del Kazakhstan, trasmesso su SuperTennis e SuperTenniX.
Lo statunitense, numero 28 del mondo, ha fatto un ulteriore passo avanti verso il primo titolo stagionale. In semifinale ha superato in rimonta 67(8) 76(2) 76(3) il ventenne serbo Hamad Medjedovic, sostenuto anche economicamente da Novak Djokovic, in corsa per un posto alle Next Gen ATP Finals che quest'anno per la prima volta si giocheranno a Gedda, in Arabia Saudita. Mannarino ha invece piegato più facilmente l'austriaco Sebastian Ofner, battuto 64 62.
Un primo piano di Sebastian Korda (foto Getty Images)
Korda è già virtualmente numero 25 del mondo secondo le proiezioni in tempo reale del ranking ATP, e così eguaglierebbe il suo best ranking. Finalista per la seconda volta nel 2023, dopo la sconfitta contro Novak Djokovic ad Adelaide in un match nel quale è stato a un punto dal titolo, rimane dunque in corsa per chiudere la stagione in Top 20: il suo obiettivo dichiarato per quest'anno.
Mannarino ha ottenuto la 36ma vittoria del 2023, migliorando il suo personale primato di successi in una singola stagione (prima di quest'anno non aveva mai superato quota 33). Virtualmente numero 27 del mondo secondo le proiezioni in tempo reale del ranking ATP, Mannarino insegue il secondo titolo del 2023 dopo il successo sull'erba di Newport. Il francese è consapevole delle difficoltà che lo attendono in finale. "Sebastian è un giocatore super - ha detto -, sarà un'esperienza completamente nuova. Non ci siamo mai incontrati e nemmeno mai allenati insieme".
Korda, che ha vinto il suo unico titolo ATP a Parma nel 2021, ha completato la semifinale dopo due ore e 49 minuti di gioco con 18 ace e un notevole 87% di punti vinti al servizio con la prima (66 sui 76 giocati).
Mannarino ha avuto bisogno di qualche game per adattarsi ai colpi più pesanti del rivale. Sotto 4-2 30-15 nel primo set, ha iniziato a tessere la sua tela. Il suo tennis razionale, cerebrale, basato su traiettorie piatte e angolate, mette gli avversari in posizioni spesso disagevoli nel corso della partita. E' successo anche a Ofner, che ha subito la rimonta nel primo set e perso due volte di fila il servizio nel secondo.
"Ho giocato meglio di ieri" ha detto a caldo Mannarino, riferendosi al quarto di finale contro l'austriaco Rodionov che ha mancato undici set point nel secondo parziale. "Sono comunque convinto di poter fare ancora meglio - ha aggiunto il francese -. Ho giocato una partita solida, lui forse era un po' stanco. Comunque sia, ho avvertito un suo calo fisico nel secondo set".
Mannarino, invece, prosegue una delle sue stagioni migliori di sempre. Ha battuto tre Top 10 (Hurkacz, Medvedev, Fritz), come gli era successo solo nel 2017, e raggiunto tre finali ATP (Mallorca, Newport e Astana) come aveva fatto solo nel 2019.
Nell'ultimo mese e mezzo, poi, ha vinto undici delle ultime tredici partite giocate, perdendo solo contro Alexandre Zverev (a Cincinnati) e Frances Tiafoe (allo US Open). Se dovesse completare la settimana con il secondo titolo della stagione, Mannarino tornerebbe in Top 25 nel ranking ATP.