Al Generali Open si chiude sul più bello la corsa dell'austriaco, battuto in due set dall'argentino nuovo virtuale n.42 del mondo al suo terzo titolo in carriera
di Ronald Giammò | 05 agosto 2023
Più della gloria potè la fatica. E se la semifinale vinta in rimonta al Generali Open di Kitznuhel (ATP 250) contro Laslo Djere con le sue tre ore e mezza è stata la sua partita più lunga nel torneo, l'ultimo atto giocato da Dominic Thiem nel suo torneo di casa ha finito col rivelarsi il più breve. Ha vinto Sebastian Baez in due set - 63 61 -, e in poco più di un'ora di gioco, conquistando così il suo terzo titolo in carriera dopo quelli vinti a Estoril nel 2022 e Cordoba in avvio di stagione. Impossessatosi subito dell'inerzia del match, la non testa di serie non l'ha più mollata fino al suo epilogo. "So che tutti qui volevano che Thiem vincesse, e mi dispiace", si è poi schernito il nuovo campione del Generali Open a caldo a fine partita, "ma sono contento per quanto fatto durante questa settiana, e anche se il clima non sempre è stato bello questo resta un luogo stupendo in cui sono stato proprio bene".
La rimonta questa volta non si è concretizzata: dopo Zhang, Rinderknech e Djere, l'argentino è riuscito in avvio di secondo set a soffocar le velleità dell'ex n.3 del mondo, e questa volta non è bastato l'aiuto del pubblico per gonfiare le vele di un Thiem arrivato stanco all'appuntamento decisivo. E' bastato invece un break al nuovo virtuale n.42 del mondo per scavare un primo solco tra sé e l'austriaco, un'unica palla break convertita nel 4°game e una battuta tanto concreta quanto a prova d'assalto per chiudere in suo favore il primpo parziale. Thiem, che non giocava una finale dal 2020 - anno in cui vinse a New York il suo primo e unico Grand Slam qualificandosi per la finale delle ATP Finals - è inciampato subito in avvio di secondo set e, incassato il break, in tutti gli spettatori presenti ha iniziato a farsi largo la sensazione che non si sarebbe assistito nuovamente alle miracolose rimonte innescate dal loro beniamino nei turni precedenti.
Smaltito il dispiacere, il rammarico ha però lasciato spazio al sollievo. Quello di aver vissuto una settimana inattesa alla viglia, emozionante nel suo svolgimento, e capace di rilanciare il loro beniamino ben oltre i confini della top100; e con lei la certezza di aver ritrovato sprazzi e scorza di quel campione che infortuni e motivazioni non più così salde avevano tenuto lontano dai radar negli ultimi tre anni, trasformando quel che doveva essere un test decisivo in un trampolino di lancio per i mesi che verranno.
