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Oltre Sinner c'è di più: perché il tennis italiano può puntare in alto

L'Italia è una delle sei nazioni con almeno tre Top 100 sia nel ranking ATP sia nella classifica WTA. La nazionale che ha trionfato in Coppa Davis è l'immagine di un movimento giovane che al maschile mette insieme qualità e grandi prospettive

di | 03 dicembre 2023

L'Italia che conquista la Coppa Davis 2023. Jannik Sinner, Lorenzo Sonego , Lorenzo Musetti, matteo Arnaldi e capitano Filippo Volandri

L'Italia che conquista la Coppa Davis 2023. Da sinistra: Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, il capitano Filippo Volandri, Jannik Sinner, Simone Bolelli e Lorenzo Sonego

Quantità, qualità e prospettiva. L'Italia del tennis è molto più di Jannik Sinner, punta di diamante di un movimento che sta raccogliendo i frutti di un lavoro partiti anni fa. L'Italia è infatti una delle sole sei nazioni capace di esprimere almeno tre giocatori nella Top 100 del ranking ATP e tre giocatrici nella Top 100 della classifica WTA di fine stagione (dati al 3 dicembre 2023). Insieme all'Italia, nella lista troviamo Spagna, USA, Francia, Germania e Russia, tenendo conto della nascita dei giocatori e delle giocatrici anche se russi e bielorussi giocano come atleti neutrali nel circuito. In prospettiva, poi, in particolare nel circuito ATP per l'Italia lo scenario si presenta invidiabile.

Sei gli azzurri attualmente in Top 100: il numero 4 Jannik Sinner, primo italiano a finire in Top 5 nell'era Open e primo a raggiungere la finale alle Nitto ATP Finals; il numero 27 Lorenzo Musetti; il numero 44 Matteo Arnaldi; il numero 47 Lorenzo Sonego; il numero 91 Matteo Berrettini, primo italiano di sempre in finale a Wimbledon; e il numero 100 Flavio Cobolli, uno degli otto che ha partecipato alle Next Gen ATP Finals a Gedda, primo torneo ATP in Arabia Saudita.

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Complessivamente sono trenta le nazioni che vantano almeno un giocatore tra i primi cento del mondo nel ranking ATP. Oltre l'Italia, altre dieci ne contano almeno tre: Argentina, Australia, Cile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia, Serbia, Spagna, USA. 

L'Italia è l'unica di queste con un'età media dei Top 100 inferiore ai 24 anni: Cobolli e Musetti hanno 21 anni, Sinner e Arnaldi 22, Berrettini 27 e Sonego 28. L'età media è di 23,5 anni.

Seguono in questa classifica gli Stati Uniti (24,9 anni) che contano dieci Top 100 e tre giocatori sotto i 25 anni tra i primi 50. In termini di età si va dai 19 anni di Alex Michelsen, il più giovane di tutti i primi 100 nella classifica ATP, ai 30 di Marcos Giron. E in prospettiva un Ben Shelton che potrebbe diventare da corsa nei grandi tornei.

I sei Top 100 argentini raggiungono un'età media di 25,3 anni, poi troviamo l'Australia (età media 25,875 e otto Top 10), avversaria dell'Italia nella finale di Coppa Davis. All'estremo opposto la Serbia di Novak Djokovic, il più anziano a chiudere una stagione da numero 1 del mondo, che non ha nessun giocatore sotto i 23 anni in Top 100 (età media 30,25) e la Gran Bretagna (età media 29,5) che spera in Jack Draper ma è ancora aggrappata al 33enne Dan Evans e al 36enne Andy Murray. 

In mezzo i russi (in campo come atleti neutrali) che hanno raggiunto una notevole maturità tecnica e anagrafica. Fra loro due Top 10 stabili come Medvedev e Rublev, il Top 20 Khachanov, ma solo un Under 23 fra i sette Top 100 in classifica (età media 26,6): Alexander Shevchenko, 22 anni, fresco di matrimonio con Anastasia Potapova, numero 28 nel ranking WTA. 

Diverso ancora il caso della Francia, che sta faticosamente tentando di costruire il futuro. Alle spalle di Mannarino, che a 35 anni ha chiuso la sua stagione migliore in carriera, degli Over 35 Monfils e Gasquet, la Francia poggia le sue speranze su Arthur Fils, numero 36 del mondo e finalista alle Next Gen ATP Finals, e il suo amico Luca Van Assche, sconfitto a Gedda nel derby in semifinale.

Diverso lo scenario per quanto riguarda la WTA. L'Italia esprime cinque giocatrici tra le prime 100 del mondo: la 27enne Jasmine Paolini (n.30), la 30enne Martina Trevisan (42), la 22enne Elisabetta Cocciaretto (48), la 31enne Camila Giorgi (54) e la 24enne Lucia Bronzetti (62). L'età media delle cinque giocatrici è di 26,8 anni, ovvero l'ottava più alta fra le tredici nazioni con almeno tre Top 100 nel ranking WTA. Solo tre le nazioni con un età media inferiore ai 25 anni in questo gruppo: la Cina (23,3 anni, quattro Top 100 Under 23 su sei), la Russia (23,9 annicon dodici Top 100 compresa la sedicenne Mirra Andreeva) e la Francia (24,6 anni, cinque Top 100). All'estremo opposto Romania (30,5) e Germania (33), le uniche con l'età media delle Top 100 superiore ai 30 anni fra queste tredici.

Da questi numeri si conferma la natura diversa delle finali di Coppa Davis e di Billie Jean King Cup, che l'Italia per la prima volta ha raggiunto nello stesso anno. Per la nazionale maschile appare come l'inizio di un percorso di successo, per la nazionale femminile come il completamento di una fase, la conferma di una piena maturità.


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