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Fonseca, il "Sinner" brasiliano sogna in grande a Rio

Il brasiliano che in patria associano a Sinner è il primo giocatore nato nel 2006 nei quarti di un torneo ATP e il secondo più giovane tra i migliori otto di un "500"

di | 23 febbraio 2024

In Brasile, ha raccontato al quotidiano spagnolo Marca, lo chiamano "il piccolo Sinner". Si è anche allenato con l'altoatesino alle Nitto ATP Finals, a cui ha preso parte come sparring partner dei campioni. E punta a fare grandi cose, proprio come Jannik, primo italiano a trionfare all'Australian Open in singolare maschile nella storia del torneo.

A Rio, nel torneo di casa, il 17enne è diventato il secondo più giovane giocatore a raggiungere i quarti di finale di un ATP 500 dopo Alexander Zverev, il più giovane brasiliano nell'era Open e il primo nato nel 2006 a spingersi così avanti nel main draw di un torneo del circuito maggiore.

Fonseca è cresciuto a dieci minuti dal Jockey Club Brasileiro, dove si disputa il Rio Open (ATP 500 - montepremi 2.100230 dollari). Dieci anni fa, quando ne aveva sette, ci era andato con sua madre da tifoso per vedere Rafa Nadal. Quella foto l'ha condivisa sul suo profilo su X (ex Twitter) l'ATP dopo il successo 64 64 sul cileno Christian Garin.

Fonseca, che aveva sconfitto all'esordio Arthur Fils, finalista alle Next Gen ATP Finals 2023, affronterà l'argentino Mariano Navone, il più titolato nel circuito Challenger nel 2023. "Sto vivendo un sogno, non ho ancora realizzato quello che ho fatto - ha detto -. Ma voglio sognare ancora, sono felice del mio percorso ma voglio ancora di più".

Numero 655 del mondo a inizio torneo, secondo le proiezioni in tempo reale della classifica, i Pepperstone ATP Live Rankings, ora è numero 341. Se dovesse vincere il torneo, salirebbe intorno alla posizione numero 111.

Nel 2023, Fonseca è stato eletto campione del mondo ITF al termine di una consistente stagione da junior. L'anno scorso ha trionfato allo US Open ed è così diventato il primo brasiliano a vincere uno Slam junior cinque anni dopo il successo di Thiago Seyboth Wild allo US Open 2018. Quel successo, il suo quinto e più prestigioso titolo junior, è arrivato dopo tre quarti di finale negli Slam Under 18 del 2023  (Australian Open, Roland Garros e Wimbledon) e la vittoria al J300 di Roehampton. 

In campo, ha raccontato allora, "penso di un giocatore più aggressivo della media". Prima di vincere lo US Open, spiegava, "il momento più grande della mia carriera era la vittoria delle Roland Garros Junior Wild Card Series in Brasile nel 2022. Quella vittoria mi ha permesso di giocare uno Slam per la prima volta". Senza grandi aspettative, in quel primo Roland Garros ha raggiunto gli ottavi. "Poi ho giocato Wimbledon, lo US Open e a fine anno ho vinto la Davis junior. E quest'anno ho vinto lo US Open, ho cominciato a giocare nel circuito professionistico. Un grande cambiamento. Ma in fondo ognuno ha la sua storia da scrivere". 

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