Fils e Stricker, il valore della storia e un futuro da scrivere

Sanno di rappresentare il futuro del tennis delle loro nazioni e sono pronti ad abbracciare la responsabilità che ne consegue. Il francese Arthur Fils e lo svizzero Dominic Stricker, semifinalisti alle Next Gen ATP Finals presented by NEOM a Gedda, condividono un legame diretto con i grandi del passato e il desiderio di ispirare il futuro.

Fils, testa di serie numero 1 a Gedda, è salito quest'anno da numero 249 a numero 36 nei Pepperstone ATP Rankings. Campione a Lione a maggio, finalista ad Anversa, il francese ha un tennis energico, brillante, creativo. "Ho guardato molto Gael Monfils e Jo-Wilfried Tsonga, naturalmente conosco Yannick Noah che ha vinto il Roland Garros - ha detto all'ATP -. Per me lo stile è importante, perché quando vedi una partita non vuoi startene sul divano e guardare solo game dopo game dopo game. Vuoi vedere qualche highlights, un po' di bei colpi. E con Monfils, Tsonga e il rovescio di Richard Gasquet, ne abbiam visti tanti".

Non è un caso che, proprio per cercare un tasso maggiore di esperienza, abbia scelto come coach un ex campione Slam come Sergi Bruguera e un ex Top 5 come Sebastien Grosjean.

Il suo obiettivo, dice, "è sorridere in ogni partita, fare il massimo per vincere grandi tornei. I miei punti di forza sono l'esplosività, la condizione atletica. Il mio modo di giocare a volte mi aiuta, perché il pubblico mi aiuta nei duelli più fisici. Metterci energia fa parte della mia personalità: è importante per me, non per il mio gioco".

Stricker, semifinalista per due anni consecutivi alle Next Gen ATP Finals, non può che guardare ai grandi modelli svizzeri recenti. Con cinque titoli all'attivo nel circuito Challenger e un best ranking di numero 88, Stricker ancora ricorda quando era un semplice tifoso e, come milioni di altri appassionati, si emozionava per le vittorie di Roger Federer e Stan Wawrinka.

"Li seguivo sempre non appena comparivano in tv quando iniziavo a praticare sempre più il tennis - ha detto all'ATP. Ho iniziato a sei anni, ma a 11 quando sono diventato campione svizzero ho preso maggiore consapevolezza di loro".

Stricker si è allenato con Wawrinka poi, per due volte, Federer l'ha invitato da lui a Dubai. "Non dimenticherò mai queste occasioni, perché loro sono i migliori giocatori che abbiamo mai avuto - ha detto all'ATP -, ed è bello sapere che sono sempre disponibili se ho domande o consigli". Ora sta a loro proseguire lungo la strada e ispirare i giovani tennisti del futuro.