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Daniel-Tabilo, finale a sorpresa a Auckland

Taro Daniel ha sconfitto in semifinale Ben Shelton, Tabilo ha sorpreso Arthur Fils: è diventato il primo cileno in finale sul duro nel circuito maggiore dal 2008

di | 12 gennaio 2024

Taro Daniel esulta all'ASB Classic (Getty Images)

Taro Daniel esulta all'ASB Classic (Getty Images)

Finale a sorpresa all'ASB Classic, l'ATP 250 di Auckland sul duro (Greenset, montepremi $661.585). Di fronte il numero 75 del mondo Taro Daniel, che ha sconfitto 76(9) 75 Ben Shelton, e il numero 82 Alejandro Tabilo, che ha sorpreso Arthur Fils 62 75. 

Il giapponese Daniel ha raggiunto così la seconda finale in carriera dopo Istanbul 2018, quando ha vinto il suo primo e finora unico titolo in carriera battendo il tunisino Malek Jaziri. Tabilo è invece il primo cileno in una finale sul duro nel circuito maggiore dall'Olimpiade del 2008: a Pechino Fernando Gonzalez perse nel match per l'oro contro Rafa Nadal. Tabilo, proiettato verso un nuovo best ranking (59 grazie alla finale secondo le proiezioni in tempo reale della classifica), ha raggiunto una sola finale in carriera, persa nel 2022 a Cordoba contro lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas).

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Daniel nemmeno avrebbe voluto giocarlo questo torneo. La sua prima scelta era infatti Adelaide, ma visti i ritiri di giocatori iscritti in Nuova Zelanda ha deciso di provarci. Non aveva grandi ricordi delle precedenti partecipazioni. Aveva vinto una sola partita, nel 2018 contro Kiwi Ajeet Rai che poi l'aveva battuto, da numero 470, l'anno scorso. Daniel la considera una delle sconfitte peggiori della sua carriera.

Quest'anno è cambiato tutto. Lo dimostra anche la qualità del tennis e le freddezza nei momenti chiave che ha messo in campo in semifinale contro Shelton. "E' sempre difficile giocare contro Ben, non ti dà ritmo. Chi riesce a mettere un po' più pressione è favorito. Il tie-break è stato una vera lotta" ha detto Daniel.

Shelton ha messo la sconfitta in prospettiva. "Sconfitte come questa fanno male, ma da questa partita imparerò molte cose per il futuro. Sono contento del mio impegno a giocare un tennis aggressivo, a venire spesso a rete. Oggi non ho sempre eseguito i colpi come avrei voluto, ho sbagliato volée cruciali da sopra la rete, ma ero io a decidere il punto nei momenti decisivi. Ed è questo che voglio".

Anche Tabilo, che ha iniziato il suo percorso dalle qualificazioni, ha sottolineato l'importanza del suo approccio aggressivo. "Dovevo riuscire a far sì che Arthur non prendesse il controllo del punto. Dovevo essere in grado di contrattaccare e mettergli dei dubbi. Penso che abbia funzionato" ha detto il cileno, nato a Toronto. "Essere in finale dopo quasi due anni, e qualche infortunio, è una sensazione incredibile".

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