Le dieci storie che con ogni probabilità caratterizzeranno il 2024. I temi, i personaggi del 2024, da Djokovic a Sinner, da Alcaraz al ritorno di Nadal
di Alessandro Mastroluca | 28 dicembre 2023
1-Djokovic riuscirà a completare il Golden Slam?
Novak Djokovic ha chiuso il 2023 con tre Slam all'attivo e una finale persa, con 56 vittorie in 63 partite giocate, con il record di 40 Masters 1000. E' il primo giocatore con 400 settimane trascorse e otto stagioni concluse da numero 1 del mondo.
Il 2024 lo mette di fronte alla possibilità di completare il Grande Slam, sfumato per una vittoria nel 2021 e nel 2023, e di fare ancora meglio. Ovvero diventare il primo uomo a ottenere il Golden Slam, vincere tutti i major e l'oro olimpico nella stessa stagione. L'Olimpiade si gioca al Roland Garros, nel giardino di casa Nadal, dove Djokovic ha vinto 92 partite e tre titoli, ma dopo Wimbledon. Probabilmente il suo approccio al torneo olimpico sarà determinato dall'esito dei primi tre major, e dunque dalla possibilità di completare o meno questo storico traguardo.

Colpo da campione, il rovescio di Djokovic
2-Alcaraz tornerà numero 1?
Nel 2023, Carlos Alcaraz ha trionfato a Wimbledon e vinto così uno Slam per la seconda stagione di fila. Il più giovane giocatore a salire al numero 1 poi a chiudere una stagione in vetta al ranking nel 2022, ora il murciano si presenta da numero 2 alle sfide del 2024. Innegabile che sia uno dei candidati a vincere almeno uno Slam: dopo aver saltato l'Australian Open per infortunio ha raggiunto almeno la semifinale negli altri tre. Per essere un serio candidato al posto di numero 1, l'integrità fisica sarà il fattore decisivo. Da questo punto di vista, finora Alcaraz ha raggiunto 16 finali ATP (12 vinte e 4 perse) ma solo due si sono giocate dopo Wimbledon.
3-Cosa resterà del ritorno di Nadal?
Rafa Nadal ha dimostrato fino a che punto il linguaggio della vita sia anche il linguaggio del tennis, fatto di trionfi e delusioni, lotte e ripensamenti, cadute e risalite. Rientrato ancora una volta, un'ultima volta, ha spiegato di voler chiedere a se stesso di non aspettarsi niente. Un modo per dire anche ai suoi tifosi che non dovranno aspettarsi il Nadal imbattibile di un tempo sulla terra battuta, anche nell'anno in cui sul rosso ci si giocherà l'oro olimpico, proprio al Roland Garros dove ha vinto più di qualunque essere umano. Dopo 92 titoli e 209 settimane da numero 1 del mondo, Nadal lascerà nel 2024 la traccia della sua eredità, fatta di impegno e dedizione, premiata da un ultimo giro di giostra memorabile per il solo fatto di essere possibile. Una testimonianza di valore e valore del terzo giocatore dopo Pete Sampras e Ken Rosewall ad aver vinto almeno uno Slam da teenager, tra i 20 e i 30 anni e da over-30.

4-Cosa aspettarci da Jannik Sinner?
Primo italiano a battere tre volte un numero 1 del mondo, primo ad arrivare in finale alle Nitto ATP Finals, leader dell'Italia che ha conquistato la Coppa Davis per la prima volta dopo 47 anni, Jannik Sinner ha chiuso il 2023 da numero 4 del mondo, con 1.685 punti di vantaggio su Andrey Rublev, quinto. Nessun italiano nell'era Open aveva mai completato una stagione così in alto. Dopo lo US Open, Sinner ha battuto una volta Alcaraz, due volte Djokovic, tre volte Medvedev. Riuscirà a mantenere questo livello anche negli Slam, al meglio dei cinque set? La concorrenza è alta, la sfida durissima. Finora Sinner ha giocato solo una semifinale nei major, a Wimbledon. La rinnovata consapevolezza può dargli la spinta per l'ultimo step negli Slam. L'azzurro è nella posizione di Dominic Thiem a inizio 2020, dopo aver vinto Pechino e Vienna e perso la finale alle Nitto ATP Finals. Di fronte a domande simili, Thiem ha risposto allora con una finale all'Australian Open e il titolo allo US Open. Sinner è uno dei giocatore che partirà nel gruppo dei possibili vincitori nei major: alzare il trofeo, però, on è qualcosa che si può dare per scontato.
5-Medvedev continuerà a vincere anche sulla terra?
Daniil Medvedev è salito per la prima volta alla prima posizione del ranking ATP nel 2022, stagione che ha chiuso al settimo posto. Nel 2023 ha vinto due Masters 1000, compreso il suo primo titolo sulla terra battuta agli Internazionali BNL d'Italia, centrato la finale allo US Open e chiuso l'anno da numero 3. Il 27enne è motivato a lottare ancora più duramente nel 2024. "Tutti hanno motivazioni diverse per ragioni diverse - ha detto, come riporta Gulf News -. Negli ultimi due anni sento di essere cambiato. Non sono più il giocatore di 23 anni che insegue il suo primo titolo. Spero che questo livello di forma continui per lungo tempo, la mia principale motivazione è continuare a scoprire i miei limiti". Anche sul rosso. "Se riesco a dimostrarlo, al 100% posso essere un buonissimo giocatore sulla terra" ha concluso.Lorem ipsum
6-Quali prospettive per Ben Shelton?
Quarti all'Australian Open, semifinale allo Us Open, trionfo all'ATOP 500 di Tokyo, prima stagione completa ad alto livello chiusa in Top 20. Ben Shelton ha dimostrato di sapere come affrontare i grandi palcoscenici. Ma è anche vero che ha vinto solo 7 partite su 25 tra Australian Open e US Open. Il 2024 metterà alla prova il suo livello di apprendimento sulla terra battuta (2-7 il record nel 2023) e sull'erba (2-3 nel 2023).
Passionale negli atteggiamenti e misurato nelle scelte, Shelton ha mantenuto accanto a sé il padre-coach Bryan, che ha insegnato a Georgia Tech e all'Università della Florida, e non si è lasciato ingolosire da offerte di collaborazioni commerciali. Scelte mature, che rinforzano l'impressione di un potenziale Top 10, magari ancora semifinalista Slam, nel 2024. Difficile pensare che possa andare oltre, però, nel corso della prossima stagione.

7-Che prospettive per i Next Gen?
La Next Gen dal 2024 cambierà, sotto questo ombrello troveremo solo gli Under 20 e non più gli Under 21. Dunque l'anno prossimo il serbo Hamad Medjedovic non potrà provare a confermarsi campione alle Next Gen ATP Finals di Gedda. Ma cercherà di entrare per la prima volta in Top 100. Nel 2024 capiremo di che pasta è fatto anche il finalista di questa edizione, la grande speranza francese Arthur Fils, il Top 50 che ha guadagnato più posizioni nel 2023 (n.36). Tra le possibili rivelazioni, più ancora di Alex Michelsen, il più giovane Top 100 dal tennis ancora acerbo, occhio per il 2024 a Dino Prizmic. A 18 anni ha vinto a Banja Luka diventando il croato più giovane a vincere un Challenger dai tempi di Borna Coric nel 2014. A Stoccolma, a fine stagione, ha completato le prime vittorie contro Top 100, i cechi Tomas Machac e Jiri Lehecka, allora numero 81 e 30 del mondo. Tutto lascia pensare che sia solo l'inizio.
8-Chi vedremo a Torino?
I primi quattro del mondo a fine 2023 appaiono facilmente candidati a confermare il loro posto alle Nitto ATP Finals 2024. Il numero 5, Andrey Rublev, sa di dover volare non solo attraverso le ali del suo marchio di abbigliamento, Rublo, per colmare la distanza da Sinner. La concorrenza infatti è destinata ad aumentare, con un Alexander Zverev pronto a dare battaglia già dai primi mesi dell'anno, con relativamente pochi punti da difendere fino a Miami, Rune con Becker e Luthi al fianco, Tsitsipas ancora all'inseguimento di una vera svolta. In più Hubert Hurkacz, re degli ace nel 2023, Casper Ruud e Taylor Fritz non si possono certo considerare fuori dalla partita. Non è escluso nemmeno un ritorno ad alto livello di Felix Auger-Aliassime sull'onda del secondo successo consecutivo a Basilea, né un debutto in Top 10 di Tommy Paul, statunitense regolare quanto poco appariscente.

9-La "vecchia guardia" si farà valere?
Grigor Dimitrov si è rilanciato nel 2023. Ha vinto due terzi delle partite giocate: è la sua terza miglior percentuale di successi in una singola stagione in carriera, la più alta dal 2017. E' anche la più alta tra i giocatori che non hanno vinto titoli in stagione.
Tuttavia, il 2023 dell'ex numero 3 del mondo si può definire solo come una stagione positiva. Una stagione, peraltro, chiusa con la finale al Masters 1000 di Parigi-Bercy raggiunta dopo i successi al terzo set su Daniil Medvedev, Hubert Hurkacz, e Stefanos Tsitsipas. In finale, però, il bulgaro non è riuscito a contrastare Novak Djokovic. Dimitrov ha raggiunto anche la semifinale a Shanghai, dopo aver eliminato il campione in carica a Wimbledon, Carlos Alcaraz, a Rotterdam, Washington e Chengdu. "Ho giocato bene tutto l'anno, certo in qualche situazione qua e là avrei potuto fare meglio ma questo è il passato. Quest'anno la competizione sarà ancora più dura" ha detto a Gulf News.
Come il 32enne, anche altri ex Top 10 hanno dimostrato di essere ancora competitivi nel 2023. Gael Monfils ha vinto a Stoccolma, Richard Gasquet ha alzato il trofeo a Auckland; Andy Murray, Stan Wawrinka e Dominic Thiem hanno centrato la finale a Doha, Umago e Kitzbuehel. Appare improbabile vederli nei turni conclusivi dei grandi tornei, se non a fine stagione, ma non dovremo sorprenderci se ci sapranno regalare ancora exploit come questi anche nel 2024.

10 - Quali saranno le sorprese del 2024?
Un giocatore da tenere d'occhio è Dominic Stricker, numero 94 del mondo a fine 2023. L'ex campione del Roland Garros junior si è qualificato nel main draw alla Porte d'Auteuil, ha vinto il suo primo match in uno Slam a Wimbledon (peraltro al suo primo incontro al quinto set in carriera), poi allo US Open ha domato Stefanos Tsitsipas centrando il suo primo successo contro un Top 10. E' così entrato tra i primi 100 del mondo. Col suo servizio mancino e il suo diritto potente, le basi per salire ancora ci sono. Come sono evidenti i margini di miglioramento dal punto di vista atletico, di gestione dei momenti di pressione, di efficienza in risposts e transizione verso la rete.
Nel 2024 si misureranno anche le ambizioni di Sebastian Korda e Jack Draper, che necessitano anche di una stagione senza infortuni per esprimere tutto il loro potenziale finora solo suggerito. Menzione speciale per Alex De Minaur che ha chiuso la sua stagione migliore in carriera: vederlo per la prima volta in Top 10 nel 2024 non sarebbe poi una grande sorpresa, ma il punto di arrivo di un lungo lavoro.