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Shanghai, rimpianto Arnaldi: agli ottavi va Wolff. E trova Humbert

Arnaldi cede in rimonta contro Wolff a Shanghai. Manca sei palle break nel secondo set, cancella quattro match point nel terzo poi si arrende al tiebreak decisivo. Lo statunitense affronta il francese Humbert che elimina Tsitsipas

di | 09 ottobre 2023

Il rovescio di Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

Il rovescio di Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

Per questione di centimetri Matteo Arnaldi non ha raggiunto il primo ottavo di finale in carriera in un Masters 1000 a Shanghai. Sono i centimetri mancati sui due diritti che hanno deciso il tie-break del terzo set contro J.J.Wolff. Così il primo ottavo in un 1000 lo giocherà il 24enne USA, numero 51 del mondo, che aveva già eliminato al turno precedente Cameron Norrie e per la seconda si impone al tie-break decisivo questa settimana.

Wolff ha chiuso 26 63 76(4), ma ad Arnaldi resteranno in mente, oltre al diritto a campo aperto nel settimo punto e la risposta che ha mandato Wolff a servire avanti 5-4, le sei palle break non sfruttate nel cruciale sesto gioco del secondo set. Arnaldi incassa così la terza sconfitta su 12 partite giocate contro avversari classificati peggio di lui. Merito a Wolff che ha alzato e di molto il suo livello di tennis, con i colpi di inizio gioco e non solo, dalla metà del secondo set. Casualmente da quando lancia il cappello verso la panchina e gioca senza.

Per un posto nei quarti lo statunitense se la vedrà con Ugo Humbert. Il francese ha completato una delle sorprese di giornata battendo Stefanos Tsitsipas, numero 6 del mondo, 64 36 75.

Humbert ha ottenuto la seconda vittoria su un Top 10 in dieci giorni e ha eguagliato il suo primato di vittorie nel circuito ATP in una singola stagione (24). Il francese ha raggiunto gli ottavi in un Masters 1000 per la terza volta e punta a centrare il secondo quarto di finale in questa categoria di tornei: finora ne ha giocato solo uno, a Parigi-Bercy, nel 2020.

Continua invece la crisi di Tsitsipas, che non vince due partite di fila dal torneo di Los Cabos, a inizio agosto, dove ha conquistato il titolo. Ma rimane sesto nella Pepperstone ATP Live Race To Turin, la classifica basata sui risultati stagionali, e dunque in piena corsa per tornare alle Nitto ATP Finals di Torino, in programma dal 12 al 19 novembre.

 

Arnaldi-Wolff a Shanghai, come è andata la partita

Il primo set è meno sbilanciato di quanto il punteggio farebbe pensare. Ma l'esito conferma le qualità del sanremese in difesa e la sua capacità di giocare con freddezza i punti importanti. Dal 2-2, infatti Arnaldi vince cinque giochi di fila. Firma due break consecutivi nel primo set, il primo per salire 4-2, il secondo per chiudere il set nonostante Wolff partisse da 40-0. Nei suoi ultimi due turni di battuta del set, salva complessivamente tre palle break: due di fila, da 15-40, nel quinto game e una nel settimo, in cui tiene il servizio ai vantaggi.

E' la continuità il fattore che sposta gli equilibri nel set. Wolff, capello lungo, baffi e crocifisso che sbuca dalla catena d'oro, ha lampi di ottimo tennis. Non sarà elegante, ma è di sicuro potente quando ispirato. Il suo problema è che non tiene questo livello a lungo, e alterna punti ben pensati e ben giocati a errori di frustrazione. Certo, se si spazientisce è anche merito di Arnaldi che riesce ad essere ovunque quando c'è da difendere e contrattacca velocemente.

Quando Wolff esprime il suo livello più alto contro il miglior Arnaldi si vedono game come il sesto del secondo set, il più intenso, lungo e lottato della partita. Lo statunitense cancella sei palle break, di cui tre consecutive da 0-40, e per la prima volta riesce a vincere tre game in un set contro il sanremese, che pure può ripensare con qualche rimpianto ad almeno un paio di risposte da destra troppo prudenti.

Matteo Arnaldi in azione al China Open, ATP 500 di Pechino (Getty Images)

Il settimo game, simile per andamento e identità del vincitore, spezza l'equilibrio e rimanda i verdetti. Wolff gioca sciolto, si fa più imprevedibile, esegue e con perizia anche la prima palla corta della partita. Arnaldi salva cinque palle break ma si arrende alla sesta. Wolf sorpassa, poi allunga 5-3 e breaka ancora, con l'aiuto del nastro suo alleato per procurarsi il set point. Certamente ha messo in mostra il tennis più audace nella seconda parte del secondo set, e come da proverbio la fortuna l'ha aiutato.

Arnaldi però non si scompone. Il coach e amico Alessandro Petrone lo sostiene dall'angolo. L'azzurro non perde convinzione, né testardaggine. La vuole vincere e sa come fare. Sa come forzare Wolff, come fargli tornare in un game tutti i dubbi. Al primo turno di battuta del set, mette in fila un errore di diritto, un doppio fallo e due di rovescio. Arnaldi piazza il break poi tiene a zero: parziale di 8-1 per iniziare il set.

 

Wolff si riaccende, gioca un paio dei suoi colpi migliori per arrivare al contro break. Lo statunitense si rimette a martellare col servizio, Arnaldi è sempre più costretto a difendere e reagire. Il sanremese cancella un primo match point sul 4-5, e tre di fila sul 5-6 (dopo due doppi falli consecutivi), sempre al servizio. Al tie-break, Wolff è più preciso e fa tutta la differenza del mondo.

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