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Festa Arnaldi a Miami, due azzurri negli ottavi... per ora

Con Matteo Arnaldi diventano due gli italiani in corsa per un posto nei quarti a Miami. Il sanremese ha battuto Shapovalov in due set

di | 24 marzo 2024

Domina l'azzurro il Miami Open, secondo Masters 1000 della stagione (duro, Laykold - montepremi di 8.995.555 dollari). Dopo Jannik Sinner, anche Matteo Arnaldi centra gli ottavi di finale all'Hard Rock Stadium, "casa" dei Miami Dolphins nel campionato di football americano. Il sanremese ha battuto Denis Shapovalov 63 76(7) e centrato così il primo ottavo di finale in un Masters 1000.

L'azzurro ha chiuso con 21 vincenti a 19 e 21 gratuiti contro 14. Ha fatto più gioco, forte di 26 punti diretti al servizio contro 19, ha ottenuto dieci punti in più complessivamente nei turni di battuta e altrettanti in più, 50 contro 40, negli scambi da fondo. Per un posto nei quarti, affronterà il ceco Tomas Machac che ha sconfitto 57 75 76(5) l'ex numero 1 del mondo Andy Murray.

La pioggia offre un temporaneo sollievo a Shapovalov nel sesto game del primo set. Costringe l'arbitro a fermare la partita per mezz'ora a un punto dal break per Arnaldi.  Lo scroscio è breve, poi torna il sole e la partita riparte, dopo un altro piccolo imprevisto. In campo rientrano tutti, tranne i raccattapalle, e i tempi si allungano leggermente.

Arnaldi però non si distrae, completa il break atteso e sale 4-2. Il settimo game si ingarbuglia, il sanremese salva tre palle break con bravura e un po' di fortuna, per la risposta deviata sul nastro alla terza occasione. "Shapo" si innervosisce, distrugge la racchetta e poco più in là cede il primo set.

Il sanremese mantiene una maggiore compostezza, una concentrazione più continua di fronte al gioco in battere e in levare del canadese, più soggetto a fluttuazioni, momentanee ispirazioni e ombrose stagnazioni.

Un diritto di Denis Shapovalov (Foto Miami Open/Hard Rock Stadium)

Il break del 3-2 sembra lanciare l'azzurro verso la vittoria, una sensazione tanto più concreta nel momento in cui Arnaldi va a servire per il match sul 5-4. Ma proprio in quel momento, Shapovalov ritrova la luce del suo tennis e firma il break a zero (5-5). Il parziale si trascina al tie-break. Come nel primo e nel secondo set, il primo strappo è di Arnaldi che sale 3-2 e servizio, alza il pugno verso il coach e amico Alessandro Petrone, che gli restituisce un applauso orgoglioso.

Fiero e battagliero, Arnaldi si avvicina alla vittoria (6-5), ma Shapovalov si attacca a rete, para il suo tentativo di passante con scarse possibilità di riuscita e tiene aperto ogni discorso (6-6). Ma non basta a fiaccare il morale dell'azzurro che cancella un set point (6-7) con una delle prime di servizio più robuste del set. La seconda occasione è quella giusta. Arnaldi vince e allarga le braccia, sorride e accenna qualche saltello. Come un ballerino che provi la coreografia mentre sente una musica in testa, una specie d'orchestra, che suona note di vittoria.

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