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Arnaldi piega Fritz! La prima ad Acapulco è speciale

Matteo Arnaldi celebra ad Acapulco la prima vittoria contro un Top 10 sul duro. Batte Fritz e aspetta negli ottavi Tsitsipas o Safiullin

di | 27 febbraio 2024

Matteo Arnaldi in azione ad Acapulco (Getty Images)

Matteo Arnaldi in azione ad Acapulco (Getty Images)

Altro che faccia triste dell'America. Il Messico, per Matteo Arnaldi, resterà il teatro della prima vittoria in carriera contro un Top 10 sul duro. All'esordio all'Abierto Mexicano Telcel presentado por HSBC, ATP 500 sul duro (Solflex, montepremi $2.377.565) all'Arena GNP Seguros, Arnaldi ha piegato 64 46 63 al terzo match point Taylor Fritz forte diu 40 viuncenti a 33, 24 errori a 30 e di un notevole 67 a 51 nei punti vinti negli scambi da fondo. Particolarmente rilevanti anche gli 8 ace e il 78% complessivo di punti vinti al servizio con la prima, nonostante il 57% di prime in campo. Segno di un'evoluzione tecnica nel segno di una maggiore spinta e aggressività al servizio perseguita anche a costo di prendersi qualche rischio. 

"Non avevo giocato il mio tennis migliore nelle ultime partite. adoro giocare in queste condizioni, giocare partite lunghe. mi sentico pronto, ho cercato di fare del mio meglio e credo che per buona parte del match ho espresso il mio tennis migliore" ha detto Matteo Arnaldi.

Il sanremese ha chiuso il match pochi minuti dopo la vittoria di Flavio Cobolli contro Felix Auger-Aliassime, la seconda per il romano contro un Top 30. "Con gli altri giocatori italiani siamo un bel gruppo; siamo cresciuti insieme, siamo tutti buoni amici" ha aggiunto nell'intervista dopo il match. Ora lo attende Ben Shelton, numero 17 del mondo, che non ha mai incontrato in carriera.

Nel primo set è cruciale il break al decimo gioco per Arnaldi, che brilla per fluidità e rapidità di esecuzione. Il sanremese dosa gli ingredienti del suo tennis con l'obiettivo di essere il primo ad attaccare nello scambio. Alterna fulminanti diritti stretti in uscita dal servizio a schemi più elaborati, in cui prima rallenta con un back o uno slice per costringere Fritz a manovrare, per poi anticipare il colpo successivo e aprirsi il campo.

Più teso e complesso il secondo set. Arnaldi va sotto di un break (1-2), recupera lo svantaggio nel sesto gioco, il più lungo della partita, alla settima palla corta del game (3-3), ma nel successivo perde nuovamente il servizio con tanto di doppio fallo sulla palla break.

Nel set Fritz è più efficace al servizio (a parità di percentuali di punti vinti con prima e seconda, ottiene 13 punti diretti a 4), Arnaldi maggiormente negli scambi da fondo (22 punti vinti a 17). L'azzurro però sente la tensione nei momenti che contano e la precisione nelle esecuzioni ne risente. Fritz, invece, chiude il set alla prima opportunità e allunga il match. Poi esce dal campo per cambiarsi completamente, scarpe comprese.

L'umidità si fa sentire, ma si fa sentire soprattutto l'energia di un Matteo Arnaldi capace presto di mettersi alle spalle la delusione del secondo set ripreso e poi sfumato. Si fa applaudire per le volée vincenti e per le difese generose, per le rincorse e i passanti, perché in campo è ovunque e non c'è palla che sia troppo lontana. Mancati i primi due match point si libera di ogni traccia di tensione sull'ultimo punto, sorride bene e sorride ultimo.

Sarà una bella prova anche la prossima contro Shelton che ha esordito battendo in rimonta il 33enne Dan Evans 26 75 76(5) dopo due ore e 45 minuti di partita. Nel terzo set il britannico si è salvato al servizio da sotto 4-5 0-40. Shelton, forse frustrato dal passante di diritto spedito lungo sul secondo dei tre match point consecutivi, ha subito il break nel game successivo. Evans è andato a servire per la vittoria ma non è riuscito a far sua la partita. Così Shelton ha ottenuto la sua 32ma vittoria sul duro sulle 36 totali nel circuito ATP, la prima ad Acapulco a trent'anni dall'exploit del padre Bryan che qui arrivò ai quarti nel 1994 quando si giocava sulla terra battuta.

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