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Il cecoslovacco vince il Masters di gennaio, Miami, Milano, gli Internazionali d'Italia, il Roland Garros, l'Open degli Stati Uniti e il Masters di dicembre occupando la prima posizione mondiale per tutte le settimane dell'anno.
di Luca Marianantoni | 18 ottobre 2023
A inizio anno l'Itf proclama Claudio Pistolesi e Laura Garrone numeri 1 del mondo nelle categorie juniores. Lendl ormai non sbaglia più una mossa e dalla sconfitta con Edberg in Australia infila 29 successi di fila. Vince Philadelphia con Mayotte che non scende neppure in campo per la finale a seguito di un infortunio. Poi si sposta in Florida, a Boca West, per far suo il Lipton su Wilander dopo una semifinale infuocata con Connors. Jimbo lotta come un leone per 5 set poi, convinto di subire un furto da un giudice di linea, impreca e abbandona il campo sotto 2-5 al quinto. Inevitabile la squalifica che gli impedisce di giocare Parigi e di rimanere, dopo 657 settimane consecutive, tra i primi 5 del mondo. Lendl passa anche per Milano dove in finale macina l'indifeso Nystrom, vince Fort Myers e soltanto il 30 marzo subisce in finale a Chicago, contro l'indemoniato Becker, il primo ko della stagione.
Il circuito è monopolizzato da Lendl e dai giocatori della Svezia. Fanno scalpore le centinaia di migliaia di dollari che una ditta investe per sponsorizzare Nicklas Kulti, un 14enne svedese erroneamente scambiato - nella prestanza fisica e nel gioco - per il nuovo Borg. Sul campo invece i mattatori sono i "nipotini" credibili dell'Orso. Nystrom vince 4 tornei tra cui Monte Carlo su Noah, Wilander va a segno a Bruxelles mentre Jarryd sorprende due connazionali e poi fa fuori l'incredulo Becker nelle ricchissime finali Wct di Dallas.
Lendl subisce la giornata di vena di Noah che gli impone il secondo alt dell'anno in semifinale nel torneo dei campioni di Forest Hills, ma si riprende alla grande con l'accoppiata Roma-Parigi. Al Foro Italico però non è una passeggiata: in semifinale, contro l'indiavolato Noah, Lendl deve salvare un match point sul 4-5 30-40 del terzo set. Il giudice di linea chiama fuori la prima di servizio di Lendl, ma si corregge. Richard Kaufman scende dal seggiolone e convalida l'ace di Lendl tra le proteste di Noah. Archiviata la lotta con Noah, Lendl batte il giovane Sanchez in finale e si presenta a Parigi da superfavorito. Al Roland Garros i rivali più accreditati si eliminano da soli: Wilander perde al terzo turno dal sovietico Andrei Chesnokov, Noah s'infortuna prima di giocare l'ottavo con Kriek, Becker e Leconte si fanno travolgere da un biondino svedese cresciuto in America di nome Mikael Pernfors. Per Lendl è una passeggiata, il freddo e il vento gli suggeriscono di giocare in tuta la poco dispendiosa semifinale con Kriek (6-2 6-1 6-0), poi respinge in scioltezza i vani attacchi di un Pernfors già sazio. Parigi è per la seconda volta ai suoi piedi.
Finita la sospensione per l'irresponsabile comportamento al Lipton, Connors torna in campo al Queen's e arriva a una brillante finale che perde per ritiro contro l'elegante serve and volley di Tim Mayotte. A Wimbledon va peggio e per la prima volta Jimbo esce sconfitto al primo turno contro Robert Seguso. Tutti si aspettano la conferma di Becker che puntualmente arriva con sommo dispiacere di Lendl. Il quale, non riuscendo proprio a sfatare il tabù Wimbledon, si affida alle sapienti mani di Tony Roche. Il ceco batte 9-7 al quinto Mayotte nei quarti e 6-4 al quinto Zivojinovic in semifinale prima di subire la dura legge di Becker che, quando i turni si fanno bollenti, lascia un solo set in semifinale al magico Leconte.
L'Italia si fa notare: il 13 luglio Paolino Canè, talentuoso tennista bolognese dal turbo rovescio, vince a Bordeaux il primo titolo Atp della carriera sullo svedese Kent Carlsson e un mese dopo Simone Colombo, detto Simba, conquista il titolo a Saint Vincent sull'australiano Paul McNamee.
McEnroe, dopo il matrimonio con Tatum O'Neal, torna al tennis in agosto a Stratton Mountain perdendo in semifinale con Becker al tie-break decisivo, ma convince sulla possibilità di tornare competitivo ai massimi livelli. I suoi tifosi però vanno in depressione quando, dopo la sconfitta con Seguso all'Open del Canada (qui casca anche Lendl che subisce la quarta sconfitta dell'anno contro Curren), perde all'esordio di Flushing Meadows da Paul Annacone.
L'Open degli Stati Uniti conferma il dominio di Lendl e della scuola cecoslovacca che confeziona uno storico en plein: Lendl batte Mecir (autore in semifinale dell'eliminazione di Becker) nella finale maschile, Martina Navratilova batte Helena Sukova in quella femminile.
Le sensazioni di McEnroe sono giuste e torna a vincere tre tornei di fila a Los Angeles, San Francisco e Scottsdale. Lendl invece tira il freno a mano perdendo la finale di Sydney contro Becker che imita Newcombe centrando tre tornei di fila in tre continenti diversi: Sydney, Tokyo e Parigi-Bercy. Edberg pone fine alle 19 finali di fila raggiunte da Lendl nei tornei indoor. La serie, iniziata nell'ottobre di tre anni prima, si interrompe in semifinale a Tokyo. E' la sesta e ultima sconfitta di Ivan il Terribile che chiude la sua migliore annata di sempre con il 92,5% di vittorie (74-6) dopo aver fatto suo anche il Masters di dicembre con un triplice 6-4 (che non rende giustizia allo strapotere assoluto del ceco) su Becker, già da tre mesi il più giovane numero 2 della storia. L'ultimo appuntamento dell'anno ritorna a essere la finale di coppa Davis che l'Australia vince sull'erba di Melbourne battendo per 3-2 lo squadrone svedese orfano del neo sposo Wilander con la bella Sonja. Il mattatore è Pat Cash che firma i tre punti, l'ultimo dei quali su un grande Pernfors che gli scappa avanti due set prima di essere fagocitato dell'irruenza del "pirata" australiano.
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