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Stefanos e l’esempio di Paula…

Tsitsipas confessa che l'avventura di Badosa a Melbourne lo ha ispirato: “Mi sono sentito privilegiato per averle potuto dare qualche piccolo consiglio per aiutarla”. E a Rotterdam ha tutte le intenzioni di far bene, nonostante una trainin session piuttosto stravagante con Alcaraz...

di | 04 febbraio 2025

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Un primo piano di Stefanos Tsitsipas (foto Getty Images)

Dopo il duro colpo ricevuto agli Australian Open - fuori all’esordio per mano di Michelsen -, Stefanos Tsitsipas si è ributtato nel tour a Rotterdam, dove al primo turno dell’”ABN AMRO” ha battuto 61 75 il francese Harold Mayot, n.138 ATP, promosso dalle qualificazioni. Non certo un’impresa per il 26enne di Atene, n.12 del ranking e sesto favorito del seeding, ma almeno un passo avanti per quanto riguarda il tennis messo in mostra, soprattutto nella prima parte del match (vedi tweet).

Più probante l’impegno di secondo turno - giovedì - contro o Matteo Berrettini, n.33 ATP, o il “padrone di casa” Tallon Griekspoor, n.43 ATP. Alla vigila del “500” sul veloce indoor olandese, dove è stato finalista nel 2012 (stoppato da Auger-Aliassime) e semifinalista l’anno prima (battuto da Medvedev), il greco aveva raccontato le emozioni per la grande avventura di Paula Badosa, sua compagna, all’Australian Open, culminata con la prima “semi” Slam.

“Il suo risultato mi dà molta motivazione - ha detto -: è stato davvero impressionante e meritato. Ho pensato: 'Se può farlo lei, perché non posso farlo io?' È così che la vedo. Ho imparato molto da questo processo su come raggiungere una semifinale Slam. Mi sono sentito privilegiato per averle potuto dare qualche piccolo consiglio per aiutarla a raggiungerla. Mi ha dato la libertà di darle un feedback e dei consigli. E grazie a questo ho anche imparato qualcosa su di me in termini di tennis, su come guardo il campo e su come mi approccio al mio gioco. Questo mi spinge a continuare”.

Un Australian Open 2025 con un ruolo insolito per Stefanos, che a Melbourne ha giocato una finale nel 2023 (sconfitto da Djokovic) ed è stato tre volte in semifinale (2019 - quando, giovanissimo, eliminò sua maestà Federer negli ottavi -, 2021 e 2022).

“Con Paula abbiamo avuto conversazioni serie durante il suo viaggio a Melbourne - ha raccontato Stefanos -. Sono stato severo con lei perché non volevo essere troppo morbido. Date le circostanze, ha imparato a giocare a modo suo, ma sento che c'è molto potenziale in lei che può usare per imporre la sua personalità in campo. In passato ci sono stati momenti in cui ha giocato al di sotto dei suoi mezzi. Non se ne rendeva conto perché era bloccata nella sua comfort zone".

"Quello che sto cercando di fare è aiutarla a uscirne fuori in modo da essere più pericolosa in campo. È stato stimolante per me vederla, perché mi ha insegnato come fare quando mi trovo in quella condizione. Sento che ha molto rispetto per quello che ho da dire (beh, non proprio sempre... - vedi tweet). Sono molto felice di avere un rapporto come questo, in cui posso scambiare idee ed agire in modo diverso da come faccio di solito”.

Che Rotterdam possa rappresentare un’inversione di tendenza? “Mi sono allenato molto e ho giocato molti set durante il periodo di allenamento per gli Australian Open - ha concluso Tsitsipas -. Ho avuto un periodo di riposo e ora sono davvero pronto. Mi sento fresco. Sono felice di essere in forma, perché ho lavorato molto sul mio fisico negli ultimi mesi. Dal punto di vista tennistico sto bene. Ora ho solo bisogno di riuscire a dimostrarlo in campo”.

Lo stravagante allenamento di Tsitsipas ed Alcaraz a Rotterdam...

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