-
Atp

Quota 3000 per Sinner: cosa significa, perché è (già) una svolta

Jannik ha toccato quota 3000 punti nella Race, la graduatoria live che porta i giocatori alle Nitto ATP Finals di Torino. Una quota non banale, che negli anni scorsi ha spesso rappresentato la soglia di ingresso nel torneo dei Maestri

25 marzo 2024

A quota 3000 si respira meglio. La metafora di montagna è adeguata al personaggio e al momento che sta vivendo: battendo (a fatica) Tallon Griekspoor a Miami, Jannik Sinner apparentemente ha fatto null'altro che il proprio dovere. In realtà, ha raggiunto un'altra cifra che fa una certa impressione, se pensiamo che siamo solamente all'ultima settimana di marzo.

Jannik ha toccato quota 3000 punti nella Race, la graduatoria (live) che porta i giocatori alle Nitto ATP Finals di Torino. Una quota non banale, che negli anni scorsi ha spesso rappresentato la soglia di ingresso al torneo dei Maestri. Ciò significa che – al netto di tutte le scaramanzie possibili – il rosso della Val Pusteria si è assicurato il torneo nel quale lo scorso anno giunse in finale, con 'appena' sette mesi di anticipo.

Facciamo un passo indietro, per capire i precedenti. Lo scorso anno il numero 8 (Holger Rune) arrivò a Torino con 3460 punti, mentre il primo a qualificarsi fu Carlos Alcaraz, addirittura il 17 luglio. Ma nel 2022 Taylor Fritz approdò fra i migliori otto al mondo con 2955 punti, e l'anno precedente Casper Ruud ne aveva 3275 quando si confermò, di poco, proprio davanti a Sinner. Se torniamo al 2019, infine, Matteo Berrettini volò a Londra con un bottino decisamente inferiore: 2670 punti.

Insomma, quei 3000 sono grosso modo la cifra che ogni top player si mette come primo traguardo per poter ambire alla qualificazione alle Finals. Ma ormai le ambizioni di Jannik sono diverse, considerato come è andata la sua carriera proprio a partire dall'edizione del 2023. Dopo la sconfitta in finale contro Djokovic (peraltro battuto nel girone), 'Jan' si sarebbe preso la Coppa Davis con l'Italia, gli Australian Open e pure il 500 di Rotterdam, spezzando poi solo nella semifinale di Indian Wells una striscia vincente di 19 incontri consecutivi.

Ma al di là della quota Finals, cosa rappresentano questi 3000 punti, per Jannik? Intanto bisogna leggerli in proporzione a ciò che fino a questo momento hanno combinato i diretti rivali. Il più immediato inseguitore è Daniil Medvedev, fermo a 2250 (ma vincendo a Miami, teoricamente, avrebbe chance di andare in vetta). Mentre Carlos Alcaraz, terzo, è ben staccato a quota 1550. Le sorprese, tuttavia, sono alle spalle dell'iberico: se Zverev tiene botta (1485), sono in tanti a non aver raccolto quanto avrebbero sperato, in questo primo scorcio di stagione.

Per esempio, Andrey Rublev (1060), ma pure Novak Djokovic ('solo' 910 punti), Hubert Hurkacz (860), Taylor Fritz (805), Holger Rune (775) e Stefanos Tsitsipas (525). Distanze siderali, da Jannik, che da qui a fine torneo potrebbero persino aumentare. Se ci sono giocatori – leggi Djokovic – per i quali il ranking è ormai qualcosa di secondario, ce ne sono altri per cui conta eccome. Soprattutto in funzione Finals. E per Sinner avere oltre 2000 punti di margine su personaggi come Rune e Tsitsipas è qualcosa che lascia piuttosto tranquilli, in vista dei prossimi mesi.

Italiani nella Race, sorprese e conferme

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti