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Sinner, 1.510 punti da difendere fino a Miami: gli step per l’assalto al numero 1

Grazie al trionfo Slam a Melbourne, Jannik Sinner si è portato a soli 1.545 punti dalla testa della classifica ATP. Sarà una lotta a quattro con Djokovic, Alcaraz e Medvedev, ma l’altoatesino è il giocatore con meno punti da difendere del gruppo da qui a dopo Wimbledon. L’occasione di diventare numero uno del mondo ci sarà

05 febbraio 2024

Lo storico trionfo all’Australian Open non ha permesso a Jannik Sinner di migliorare la sua quarta posizione nella classifica mondiale ATP, che è comunque il record per un tennista azzurro nell’Era Open (condiviso con Adriano Panatta). Tuttavia, in virtù dei 2.000 punti raccolti sul cemento blu di Melbourne Park l’altoatesino ha fatto comunque un importantissimo passo avanti, ricucendo in classifica il gap che fino a pochi giorni fa lo separava dai tre che lo precedono. Il dato più eloquente è la differenza nella distanza dal numero uno Novak Djokovic: prima dell’Australian Open i due avevano 4.565 punti di differenza, ancora troppi per iniziare realisticamente a immaginare un italiano davanti a tutti. Ma due settimane più tardi la distanza si è ridotta di oltre tremila punti e oggi il distacco dalla vetta è di soli 1.545 punti, nei quali sono racchiusi i primi quattro giocatori della classifica.

Ecco perché l’ipotesi di un Sinner numero uno del mondo inizia a diventare credibile, non solo perché il 21enne della val Pusteria sta giocando il miglior tennis di tutti, ma anche perché il distacco da recuperare ai rivali per riuscirci è ora alla portata. Detto del divario da Djokovic, Sinner si trova a 945 punti dal numero 2 di Alcaraz e a 455 punti da Medvedev che chiude il podio. Già superare loro sarebbe un traguardo enorme per Jannik e per il nostro tennis, ma in questa situazione è sacrosanto puntare al top, anche perché sono ormai tutti convinti che sia soltanto questione di tempo. Da precisare che Andrey Rublev, quinto, si trova in un’altra dimensione perché staccato di oltre 3.000 punti da Jannik che lo precede. Quindi al momento non può essere preso in considerazione in quella che è a tutti gli effetti una corsa a quattro.

Con buona probabilità, le prime chance di Jannik di conquistare il numero uno del mondo arriveranno in primavera, nella stagione sulla terra battuta, che lo scorso anno lo vide più in difficoltà rispetto ai diretti concorrenti. Ma prima di arrivare ai tornei sul rosso ci sono ancora un paio di mesi di tornei, che culmineranno con i primi due Masters 1000 dell’anno a Indian Wells e Miami. In questa fetta di stagione l’altoatesino dovrà difendere complessivamente 1.510 punti, figli del titolo a Montpellier (che non difenderà), della finale a Rotterdam, della semifinale in California e della finale in Florida.

Sono meno rispetto ai 1.910 che ha in scadenza Alcaraz e molti meno rispetto ai 2.850 di Medvedev, ma in questo caso il problema è Djokovic che lo scorso anno – in quanto non gli era ancora permesso entrare negli Stati Uniti, per le note questioni legate al vaccino anti-Covid – fra l’Australia e la terra battuta giocò soltanto a Dubai, quindi scarterà solamente 180 punti. È quindi improbabile (ma comunque non impossibile), che fra febbraio e marzo Jannik possa recuperare terreno nei confronti del serbo, mentre parte avvantaggiato rispetto agli altri due avversari che lo precedono e può dunque ambire a presentarsi agli eventi europei sul rosso da numero due della classifica, per poi tentare l’assalto alla vetta.

Nella stagione sulla terra Jannik dovrà difendere solamente 585 punti, contro i 2.315 di Djokovic, i 2.265 di Alcaraz e i 1.280 di Medvedev. Ergo, se il gruppetto dovesse presentarsi in una situazione di classifica simile a quella attuale, le possibilità di salire in vetta alla classifica ci sarebbero eccome, a patto che l’azzurro riesca a tenere un rendimento migliore rispetto a quello della scorsa stagione. Uno scenario tutt’altro che impossibile, visto che Sinner ha dimostrato di poter giocare ugualmente bene anche sulla terra battuta. Semplicemente, nel 2023 pagò un calo di condizione che però dodici mesi più tardi si trasforma in una chance.

I numeri dicono che, da qui al termine della stagione sul rosso, dei primi 4 del mondo Sinner è il giocatore a dover difendere meno punti, 2.095. Djokovic ne perderà di più ma non troppi (2.495), mentre sia Alcaraz (4.175) sia Medvedev (4.130) ne avranno in scadenza molti di più. Come già detto, dunque, il primo scenario realistico – per non dire probabile – per i prossimi mesi sarà quello di vedere Jannik superare il russo e lo spagnolo e prendersi il numero 2, per poi lanciare un testa a testa con Djokovic per la vetta. E se non succederà sulla terra potrà avvenire sull’erba, visto che anche allargando i calcoli alla stagione sui prati l’azzurro rimane il giocatore con meno punti da difendere fra i primi 4. In sostanza, a ribadire ciò che dice il suo tennis ci sono anche i numeri: l’opportunità di vedere per la prima volta un italiano al numero uno del mondo ci sarà. E Sinner non dovrà nemmeno attendere troppo per giocarsela.

PUNTI IN SCADENZA

Febbraio-marzo
Djokovic: 180 / Alcaraz: 1.910 / Medvedev: 2.850 / Sinner: 1.510.
Stagione sulla terra
Djokovic: 2.315 / Alcaraz: 2.265 / Medvedev: 1.280 / Sinner: 585.
Stagione sull’erba
Djokovic: 1.200 / Alcaraz: 2.500 / Medvedev: 810 / Sinner: 855.

TOTALE
Djokovic: 3.695 / Alcaraz: 6.675 / Medvedev: 4.940 / Sinner: 2.950.

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