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Il picchiatore russo dai comportanti spesso discutibili si fa notare ancora volta con un toccante messaggio al suo io dodicenne: "Solo tu puoi far felice te stesso"
di Vincenzo Martucci | 24 settembre 2024
Quant’è difficile il tennis? Quanto trasforma il tennis? Quanto è fuorviante il tennis fra comportamenti sul campo e quelli fuori? Tutte queste domande trovano una risposta più che chiara in Andrey Rublev, il toro scatenato di Russia, ex star juniores, primo candidato all'eredità dei Fab Four, che da professionista proprio non riesce a gestire le proprie emozioni, cioé ad esprimersi al meglio e ad accettare sé stesso e gli avversari, che poi tutt’assieme si riassume nella incapacità di autocontrollo.
Peccato davvero, perché il Rublev uomo - amatissimo da tutti i pubblici del mondo - è davvero fantastico, diretto e semplice, sincero come il famoso messaggio contro la guerra ("Pace, pace, pace e quello di cui abbiamo bisogno”) che due anni fa alle ATP Finals scrisse su una telecamera, a rischio e pericolo proprio e soprattutto dei propri cari, ancora residenti a Mosca.
Le ultime uscite di Andrey non sono state confortanti, sotto la pressione dei tornei più importanti, cioé degli Slam, che finora gli hanno sempre sbattuto la porta in faccia ai quarti di finale.
Ma, alla vigilia della campagna sul duro in Oriente, “Rublo” dai capelli rossi, che veniva spesso scambiato con Jannik Sinner prima che l’italiano diventasse tanto più famoso e importante di lui, ha regalato un altro spicchiò della sua pulitissima anima, spedendo sulla piattaforma tv dell’ATP Tour un messaggio al suo io bambino dodicenne.
It is in the self-reflection, in the vulnerability, that we learn the most… °°This is Andrey Rublev, raw and real, sharing some truths with his younger self ??°°#ThisIsTennis | @AndreyRublev97 pic.twitter.com/o55xdQXYy0
— ATP Tour (@atptour) September 23, 2024
SENSIBILITA’
“Ciao piccolo amico, spero tu stia guardando i cartoni a casa, su Nickelodeon! Volevo sentirti perché spero di poterti dare qualche consiglio. Quando sei numero 400 del mondo sei più felice di quando sarai top 10 e avrai tutto. Ho imparato che il successo non ti renderà più felice, solo tu puoi farlo per te stesso. Quando ti troverai di fronte a delle scelte, ascolta te stesso e scegli ciò che è giusto per te. Non puoi evitare i momenti difficili, ma se sei in pace con te stesso i momenti difficili non ti scalfiranno più di tanto. Dipende da te se vuoi cambiarli: sii felice, stai bene ragazzo!”.
DEBOLEZZE
Dopo aver battuto Sinner nei quarti di Montreal, riscattando tre sconfitte di fila, Rublev aveva confessato: “Stavo soffrendo da diversi mesi e avere battuto Jannik mi ripaga di tutto. Ho dimostrato di poter giocare con i big e di poterli battere. Sono stati anni duri, in cui ho anche lottato con la depressione che, poco a poco, non sono più riuscito a gestire. Ho cominciato a sentirmi un po' meglio nelle ultime settimane e adesso questo si nota nel mio tennis”.
Peccato che poi abbia perso da favorito la finale in Canada contro Popyrin, che nei quarti di Cincinnati si sia inchinato di nuovo al primo italiano numero 1 del mondo (ora il bilancio è 3-6) e che soprattutto, agli US Open, davanti all’ennesima occasione, nel quarto turno contro Dimitrov, sia andato sotto di due set, abbia recuperato, ma abbia poi pagato lo sforzo arrendendosi al quinto.
E’ lo stesso Rublev che a marzo è stato espulso a Dubai per aver ingiuriato un giudice di linea e che a maggio dopo aver vinto Madrid ha rivelato di essere finito in ospedale per un’angina e di aver superato il dolore imbottendosi di medicinali.
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