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Riecco il gigante Struff, stoppato ma anche rafforzato da tante ripartenza

Il tedesco, che è riesploso a metà stagione, si è rifatto male: dopo il piede, l’anca. A 33 anni ripropone in Cina il suo servizio-volée show

di | 24 settembre 2023

Jan-Lennard Struff esulta (foto Getty Images)

Il 19 giugno, Jan-Lennard Struff era salito al numero 21 del mondo, in pole position fra i “for ever young”, a dispetto dei 33 anni, pronto al riscatto dell’esperienza. Poi i malanni all’anca l’hanno bloccato di colpo, inserendolo nell’elenco dei grandi picchiatori, infortunati & dimenticati. Ma col ritorno del tennis in Cina è tornato anche lui, a Zhuhai, protetto nel ranking (da 23), malgrado non tocchi palla sul Tour dall‘erba di Halle, dopo un inizio di stagione col botto, partendo dalla serie B, al Challenger di Canberra, da appena 150 del ranking, ancora convalescente dopo i due forzati stop per la frattura del 2022 all’alluce del piede destro. Ma molto più forte nella ripartenza per l’arrivo del secondogenito e dalla resilienza che aveva tirato fuori rituffandosi nei tornei minori. “Purtroppo, dopo la frattura all’alluce di Miami, ho ripreso subito ad allenarmi duro e il nuovo problema, al terzo metatarso, m’ha tenuto fermo per due mesi e mezzo, facendomi uscire dai top 100". 

VOLATA
Dopo le qualificazioni a Indian Wells, Miami e Montecarlo, la volata diu Struff è diventata di torneo in torneo più esaltante con la finale di Madrid, ceduta ad Alcaraz (partendo da lucky loser eliminato nelle qualificazioni), e poi quella di Stoccarda persa con Tiafoe. “Un anno fantastico, inaspettato, arrivando così velocemente nei top 30 malgrado fossi partito da oltre i top 150. E’ stato pazzesco quanto è andato veloce, ma poi lo stop improvviso è stato difficile da accettare proprio quando mi sentivo in corsa e avevo la sensazione che nei tornei successivi avrei potuto giocare un buon tennis, grazie alle condizioni più veloci. Invece ho guardato Wimbledon e US Open da spettatore, senza potermi giocare le mie possibilità. E’ stato frustrante”.

Jan-Lennard Struff colpisce di diritto (foto Getty Images)

CORAGGIO
Il nuovo Struff, quello del secondo bum, ha deciso di giocarsi tutte le sue carte nel servizio-volée, buttandosi a rete appena può, controcorrente rispetto al tennis moderno, senza paura dei micidiali pesanti, con alleato il pubblico di qualsiasi torneo. Così, aveva strappato a Sasha Zverev anche la corona di numero 1 del tennis tedesco, prima che l’anca così tanto sollecitata non lo costringesse ai box negli Slam più attesi: Wimbledon e US Open. “Tutto è cominciato a metà giugno al Challenger di Bordeaux: “Che sensazione strana, ho finito il mio match senza problemi. La sera avevo già dolori ma quando mi sono svegliato la mattina, non riuscivo nemmeno ad allacciarmi le scarpe - non potevo  raggiungerle - , e tutto è diventato molto difficile. Ho insistito, ma poi non ce l’ho fatta già e mi sono dovuto proprio fermare”. Rinunciando anche al doppio, di cui è uno specialista da cinque anni.  Ma ora, dopo 7 settimane senza toccare la racchetta e un’accurata preparazione atletica, è doppiamente felice di tornare a giocare. E a Zhuhai ha eliminato Garin in tre set, trovando un compagno di sventure cui confidare i suoi problemi a Karen Khachanov, anche lui costretto per infortunio a saltare due Slam di fila, Roland Garros e Wimbledon.

ALTRA FERITA
Mentre Struff e Khachanov sono usciti dalla lista degli infortunati, Reilly Opelka (anca) e Jensen Brooksby (polso e antidoping), non hanno dato più notizie. Chissà se anche loro sono transitati per altri infortuni, non fisici, ma contrattuali, come Struff, che ha dovuto risarcire l’ex pro Ute Strakerjahn, allenatrice-manager per 20 anni, fino al 2015 quando le è subentrato Carsten Ariens. Dal 2012, la donna gli aveva imposto un contratto plurimo, quadriennale, con doppia retribuzione, non solo come allenatrice ma anche come manager, con quindi una percentuale su premi e sponsorizzazioni. E quando il giocatore ha contestato l’accordo, ha perso la causa e l’ha dovuta risarcire di 275mila euro, non pochi per chi all’epoca era ancora negli inferi della classifica. L’ennesimo incidente di percorso del ragazzone di 1.93 dal tennis tutto offensivo che si riaffaccia in Cina.

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