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Nardi mette la firma sulla Napoli Tennis Cup

Nella finale del Challenger sulla terra rossa partenopea il 20enne pesarese batte in rimonta il francese Herbert e conquista il suo sesto trofeo Challenger. Lunedì "best ranking" in arrivo

di | 31 marzo 2024

La premiazione della Napoli Tenis Cup 2024: da sinistra Santa Maria, Herbert, Nardi, Motti, Lauro, Lamquet (foto Ufficio Stampa Master Group Sport | Edoardo De Campora)

La premiazione della Napoli Tenis Cup 2024: da sinistra Santa Maria, Herbert, Nardi, Motti, Lauro, Lamquet (foto Ufficio Stampa Master Group Sport | Edoardo De Campora)

Con la terza rimonta consecutiva Luca Nardi mette la firma sulla "Napoli Tennis Cup 2024", Challenger ATP 125 (montepremi 148.625 euro) organizzato da Master Group Sport in collaborazione con il Tennis Club Napoli, che si è concluso sulla terra rossa partenopea.

In finale il 20enne pesarese di origini napoletane, n.96 del ranking e secondo favorito del seeding, ha battuto per 57 76(3) 62, al termine di una battaglia di oltre due ore e mezza, il francese Pierre-Hugues Herbert, n.160 ATP (ma arrivato fino al n.36 nel 2019), fortissimo doppista con 23 titoli all’attivo tra cui ben 5 Slam (tutti vinti con il connazionale Mahut) ed ottava testa di serie. Grazie al sesto trofeo Challenger in carriera, su otto finali disputate, il marchigiano, che dallo scorso dicembre è seguito da Giorgio Galimberti e Marco De Rossi, salirà al n.76 ATP, nuovo “best ranking”.

Per Luca, che qualche settimana fa ad Indian Wells si è tolto lo “sfizio” di eliminare il numero uno del mondo Novak Djokovic raggiungendo per la prima volta gli ottavi in un Masters 1000, si tratta – come detto del sesto titolo in questa categoria di tornei: in precedenza aveva vinto Forlì, Lugano e Manacor nel 2022, Porto e Matsuyama lo scorso anno.

“E’ una Pasqua davvero speciale per me, sono molto contento di aver vinto questo titolo - le parole a caldo di Nardi ai microfoni di SuperTennis -. Giocare qua a Napoli per me è una situazione speciale: finire in bellezza questa settimana vuol dire tanto per me. Non è stata assolutamente una partita facile: lui è uno che non dà molto ritmo, serve bene, scende a rete, ha tante soluzioni. Non è mai semplice affrontare un giocatore così. Nel secondo set ho incominciato a giocare meglio, poi nel tie-break due o tre punti sono girati bene e ne terzo set, dai, sono stato abbastanza bravo. La scommessa del ciuffo azzurro (il colore del Napoli, la sua squadra del cuore; ndr)? Mi sa che stasera tocca farlo! Questa vittoria dà fiducia: ora ho una settimana di tempo per preparare Monte-Carlo dove spero di fare bene come l’anno scorso. E poi Madrid, Roma, il Roland Garros: spero vada tutto per il meglio. Questo trofeo lo dedico alla mia famiglia”.

Luca Nardi con il ciuffo azzurro

La finale. Tra i due non c’erano precedenti e a scattare meglio dai blocchi è il francese che nel primo set strappa la battuta all’azzurro nel secondo gioco (2-0) e poi annulla due chance per il contro-break confermando il vantaggio (3-0). Luca però, sostenuto dal tifo del pubblico del Centrale Carlo D’Avalos, riaggancia il suo avversario sul 3 pari e i due lottano spalla a spalla fino al dodicesimo gioco quando, al termine di uno scambio a suon di rovesci, quello d’attacco di Herbert costringe Nardi a sbagliare il passante permettendo al 33enne di Schiltigheim di centrare il break e di chiudere 7-5.

Luca non molla, anche se nell’ottavo game del secondo parziale è costretto a recuperare da 15-40 prima di ottenere il 4 pari. Nel gioco successivo il francese sale 30-0 ma il pesarese, che fino a quel momento aveva vinto un punto soltanto in risposta in tutto il set, improvvisamente ne infila quattro consecutivi togliendo la battuta ad Herbert e salendo 5-4 con la possibilità di servire per pareggiare il conto. Il francese, però, centra subito il contro-break (5.-5) e poco dopo è il tie-break a decidere. Nardi schizza avanti 3-0, 6-1 e poi chiude per 7 punti a 3.

Nella frazione decisiva Herbert prende subito un break di vantaggio, confezionato da un doppio fallo di Nardi (1-0). Ma il vantaggio non dura (1-1). Il francese accusa un piccolo problema alla schiena ed il suo rendimento al servizio cala. L’azzurro diventa sempre più pericoloso in risposta togliendo per altre due volte la battuta al suo avversario (sesto ed ottavo game) per il definitivo 6-2.

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