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Il 2024 sarà l’ultimo anno sul seggiolone del giudice di sedia brasiliano, fra i più longevi nella storia dell’ATP. Una carriera iniziata per caso, grazie a un annuncio su un giornale nel lontano 1984. Da allora ha arbitrato finali Slam, Olimpiadi e tanti altri incontri celebri, oltre ad aver trovato amore (e residenza) nel nostro paese
24 aprile 2024
I protagonisti del tennis mondiale sono naturalmente i giocatori, che vincono titoli e regalano emozioni in giro per il mondo, ma il carrozzone ATP è formato da tante altre figure ugualmente importanti, che imparano a farsi apprezzare in tutti i continenti. Come i giudici di sedia: l’avvento della tecnologia gli ha tolto un tantino di responsabilità, ma rimangono una componente indispensabile del circuito. Uno dei volti simbolo della classe arbitrale nel tennis è il 58enne brasiliano Carlos Bernardes, sul seggiolone da una vita e prossimo al ritiro a fine 2024. Una decisione che gli sta valendo tributi e ringraziamenti a destra e a manca, in una sorta di passerella d’addio dopo quasi quarant’anni di onorata carriera ai più alti livelli.
Di recente, infatti, all’ATP dell’Estoril gli hanno consegnato un riconoscimento al termine della finale, mentre a Barcellona gli è stata addirittura organizzata una piccola cerimonia sulla Pista Rafa Nadal, dopo la sfida dei quarti di finale – da lui diretta – fra Stefanos Tsitsipas e Facundo Diaz Acosta. Ad accoglierlo, il direttore del torneo David Ferrer e la compagna italiana Francesca Di Massimo, giudice di linea conosciuta sui campi più famosi del mondo, con la quale da una quindicina d’anni Carlos risiede a Gorle, alle porte di Bergamo.
Fra gli applausi del pubblico, Bernardes ha ricevuto una targa da Ferrer e si è commosso, ricordando – anche al microfono – anni e anni di attività in giro per il mondo al seguito di alcuni dei più forti giocatori nella storia della racchetta. Dal 1990 li ha visti e arbitrati tutti, costruendo una delle carriere più longeve nella storia dell’ATP da quando – a fine Anni ’80 – i migliori giudici di sedia gold badge sono diventati “full timer”, quindi dei veri e propri dipendenti dell’ATP a tempo pieno.