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POPYRIN IL CANGURO SULLE ORME DI TSITSIPAS

Alexei, australiano di origini russe, ha compiuto 19 anni il 5 agosto e si è regalato il primo successo in un Challenger Atp

di | 14 agosto 2018

Alexei, australiano di origini russe, ha compiuto 19 anni il 5 agosto e si è regalato il primo successo in un Challenger Atp. Si allena in Francia da Mouratoglou, come il grande emergente greco, ma è stato per due anni nel Team Piatti. Vincitore del Bonfiglio e del Roland Garros Junior nel 2017, vuole diventare… n.1

di Alessandro Nizegorodcew – Foto Getty Images

Maggio 2011, Circolo Canottieri Roma. Il campione francese Richard Gasquet tiene a battesimo gli Internazionali BNL d’Italia under 12, manifestazione del circuito Tennis Europe che vede in campo, nel rinomato club romano, i migliori ragazzini del mondo. Il titolo finisce nelle mani del rumeno Fetisleam, ma a impressionare pubblico e addetti ai lavori è il finalista sconfitto. Un ragazzo alto e magro con i capelli lunghi, di origine russa, che arriva dall’Australia: il suo nome è Alexei Popyrin. “Sembra Xavier Malisse” – esclama il tecnico nazionale Silvano Papi, estasiato dal tennis brillante e con poche rotazioni del nativo di Sydney. Anno dopo anno Popyrin migliora, cresce, compete e scala il ranking, prima under 18 quindi professionistico. Diciannove anni appena compiuti, Alexei ha conquistato la scorsa domenica, sul cemento cinese di Jinan, il primo challenger della sua giovane carriera. Attualmente al best ranking di numero 211 al mondo, l’ormai gigante australiano (è alto quasi due metri) è pronto a stupire e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Enfant prodige giramondo. Alexei Popyrin nasce a Sydney il 5 agosto 1999 da papà Alex e mamma Elena che, circa 20 anni fa, si erano trasferiti in Australia lasciando la natia Russia. Una famiglia numerosa, che può contare su altri 3 fratelli, uno dei quali, Anthony (classe 2000), deciso a seguire le orme di Alexei. “Ci siamo trasferiti successivamente a Dubai” – racconta il papà Alex – “dove Alexei si è allenato con Zeeshan Ali, un ex numero del mondo under 18 indiano. I ricordi di quel periodo sono bellissimi, con il momento più emozionante vissuto quando Alexei, 9 anni all’epoca, giocò sul centrale di Dubai contro Jim Courier di fronte ad uno stadio pieno per il torneo Atp.”

La vita della famiglia Popyrin è un continuo peregrinare: IMG Academy di Nick Bollettieri, il trasferimento in terra iberica ad Alicante, alcuni mesi in Australia e l’importante esperienza vissuta a Bordighera, dal 2011 al 2013, agli ordini di Riccardo Piatti (“uno dei migliori coach che vi siano al mondo” – secondo l’opinione di papà Alex). Oggi Popyrin (nella foto in Davis con Kyrgios e Kokkinakis) fa parte del “Team M” (Team Mouratoglou) insieme a un certo Stefanos Tsitsipas, straordinario protagonista a Toronto. Appassionato di basket e football, Alexei vive nel mito di Juan Martin Del Potro e punta al numero 1 del mondo. Più che un sogno, un vero e proprio obiettivo.

La prima gioia challenger. Il 2018 di Alexei Popyrin (nella foto vincitore a Parigi Juniores lo scorso anno) è stato piuttosto positivo e, nel complesso, il suo record stagionale recita 34 vittorie e 19 sconfitte. In questi sette mesi a livello challenger l’australiano ha raggiunto la semifinale ad Astana, i quarti a Cherbourg e Lione e, pochi giorni fa, il primo titolo di Jinan. In Cina Popyrin ha superato, nell’ordine: Bai, Yang, Yevseyev, Zhang e, in finale, l’ex top 100 britannico James Ward. Complessivamente sono arrivate 17 vittorie negli ultimi 21 match disputati, a dimostrazione di un eccellente stato di forma e di crescita.

Best ranking per Jimbo. Prosegue la grande stagione del next gen romano Gianmarco Moroni. Il giovane romano, classe 1998, si sta ben disimpegnando un po’ a sorpresa anche sul veloce. ‘Jimbo’ ha raggiunto i quarti di finale sia nel challenger di Segovia che in quello di Portorose. In Slovenia, al primo turno, è riuscito a vincere una grande battaglia di quasi tre ore contro Gianluigi Quinzi. Grazie a questi ultimi risultati Moroni è oggi al best ranking di numero 215 al mondo e, tra poche settimane, vivrà le emozioni del suo primo Slam disputando le qualificazioni agli Us Open.

L’Argentina vola nei Futures, inarrestabile Molcan. Ottime prove a livello Itf dei next gen argentini. Il diciannovenne Axel Geller ha conquistato il $25.000 di Edwardsville, Illinois, mentre il diciannovenne Tomas Martin Etcheverry ha alzato il cielo la coppa sulla terra belga di Eupen. Bene anche l’uzbeko Jurabek Karimov, classe 1998, vincitore a Minsk e il ventenne slovacco Alex Molcan, che grazie al successo di Bratislava è giunto al terzo titolo consecutivo con una strisce aperta di 15 match vinti.

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