Il tennis in Medio Oriente è sport per pochi. Le chance di emergere in un'area del mondo costantemente sotto pressione sono minime, ma ci sono delle eccezioni. Come l'iraniano Bahrami e tanti israeliani
Il campo centrale dell'impianto che ha ospitato l'Atp di Tel Aviv. Nel 1993 l'unica vittoria italiana, con Stefano Pescosolido.
Il torneo è ripreso nel 2022 dopo una pausa di 25 anni. Con un vincitore d'eccezione, Novak Djokovic.
Quest'anno il torneo è stato ovviamente cancellato dall'Atp dopo l'attacco a Israele. L'evento potrebbe essere sostituito dalla prova di Sofia, ma manca l'ufficialità.
Di giocatori israeliani importanti è ricca la storia del tennis. Qui in foto Andy Ram in un evento di Davis.
Per Israele, la competizione a squadre è sempre stata particolarmente importante.
Il giocatore più rappresentativo, di recente, è stato Dudi Sela. Più indietro negli anni, merita una citazione Amos Mansdorf.
Tra gli altri, è stato numero 30 al mondo Harel Levy, all'inizio degli anni 2000.
Tra le donne israeliane, emerge il nome di Anna Smashnova, numero 15 Wta come best ranking.
Uscendo da Israele, eccoci in Giordania con il Next Gen Abdullah Shelbayh.
Dall'Iran, invece, il funambolo Mansour Bahrami, ormai da tempo francese di adozione.
Il campo centrale dell'impianto che ha ospitato l'Atp di Tel Aviv. Nel 1993 l'unica vittoria italiana, con Stefano Pescosolido.