Olanda e tennis in carrozzina: storia di un paese all'avanguardia

Tantissimi i big in gara nell'evento, uno dei più importanti del calendario internazionale dopo i quattro Slam e i Super Series.

Per l'occasione, il campo 2 dell'impianto è stato ribattezzato Wheelchair Arena, a conferma della grande considerazione data all'evento.

La prima testa di serie (e campione in carica) è il britannico Alfie Hewett, numero 2 del mondo. Domenica andrà a caccia di un nuovo titolo.

Nel femminile, invece, la favorita è l'imbattibile Diede De Groot, numero uno del mondo. La giocatrice olandese ha completato per tre volte il Grande Slam in singolare nelle ultime tre stagioni, contribuendo alla storia di enorme successo del suo paese nel wheelchair tennis.

È stata olandese anche la giocatrice più vincente di tutti i tempi, Esther Vergeer. In carriera ha conquistato 169 tornei ed è rimasta imbattuta per oltre dieci anni, dal 2003 fino al ritiro. È lei la direttrice dell'evento di Rotterdam.

La scorsa estate la Vergeer è stata introdotta nella Hall of Fame, di Newport come leggenda e giocatrice simbolo di un movimento sempre più ampio e sviluppato.

I Paesi Bassi sono una delle patrie mondiali del tennis in carrozzina. Oggi hanno 3 top-15 nel ranking maschile e addirittura 4 top-10 nel femminile. Oltre a Vergeer e De Groot, anche due uomini sono stati capaci di arrivare al numero 1 del mondo: Robin Ammerlaan (foto) e Maikel Scheffers.

Olandese anche il numero 1 della classifica mondiale dei Quad, che accoglie i giocatori con lesioni anche agli arti superiori. Si tratta del 21enne Niels Vink, già vincitore di 4 Slam.

A Vink, tuttavia, è sfuggito l'ultimo Australian Open, vinto da Sam Schroder. Nazionalità? Paesi Bassi, ovviamente.