Con l'ammissione di Esther Vergeer e Rick Draney, diventano sette gli storici protagonisti del tennis in carrozzina inseriti nella Hall of Fame di Newport. Ma la storia della disciplina ha avuto tante figure fondamentali per la sua diffusione e tanti fenomeni che hanno collezionato titoli su titoli
L'olandese Robin Hammerlaan, primo a vincere parecchi titoli. Nella lista dei più vincenti fra Slam, Masters e Paralimpiadi è al secondo posto.
Davanti a Hammerlaan c'è la leggenda Shingo Kunieda. Il giapponese, ritiratosi nel 2022, ha rivoluzionato il gioco e vinto 50 Slam fra singolare e doppio, più tantissimi altri titoli.
Il francese Stephane Houdet: nel 2014 è stato il primo a completare il Grande Slam nel wheelchair tennis, in doppio.
L'australiano Dylan Alcott, il re della categoria Quad (atleti con lesioni anche agli arti superiori). Nel 2021 ha completato il Grande Slam, poi si è ritirato.
Lo statunitense David Wagner, primo dominatore fra i Quad. Poi è arrivato Alcott e ha stravolto tutti i suoi record.
L'austriaco Martin Legner, ancora competitivo a 62 anni. Ha partecipato a tutte le Paralimpiadi (dal 1992 in avanti) e vanta il record assoluto di titoli internazionali in carriera: 349 fra singolare e doppio. L'ultimo meno di due settimane fa.
Aniek van Koot: spalla prima di Vergeer e poi di De Groot, ha collezionato tantissimi successi di spessore in doppio.
A Wimbledon ha vinto il suo dodicesimo Slam di fila (sì, di fila) in singolare. Diede De Groot, sua connazionale, è l'erede designata della Vergeer.
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Lo statunitense Brad Parks, padre del tennis in carrozzina. Lo ideò a fine Anni '80, lavorando subito per la sua promozione.