Gustavo Kuerten ha vinto per tre volte il Roland Garros, ma ancora oggi è ricordato soprattutto per il suo gioco e per quella gioia dipinta sul volto ogni volta che entrava in campo. Malgrado un passato non semplice
L'immagine è diventata un'icona: Guga Kuerten sdraiato sul Centrale di Parigi, in mezzo al cuore che lui stesso ha disegnato. Sullo Chatrier ha vinto tre volte, la prima nel 1997.
L'arma di Guga era un diritto velocissimo, che spesso gli garantiva punti vincenti anche contro i migliori difensori. Gli sforzi prolungati tuttavia gli costarono seri problemi alle anche.
Nel 2012, 4 anni dopo il ritiro, è stato inserito nella Hall of Fame.
Nel 2016 è stato tedoforo nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio.
Guga è stato numero 1 del mondo, ma soprattutto è stato (ed è ancora) fra i giocatori più amati dal pubblico di tutto il mondo.
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Kuerten si è sempre impegnato nel sociale, fin da quando giocava. Ha aiutato i bambini che non avevano mezzi e si è pure speso per le favelas, in questo caso dipingendo i muri di quella di Santa Marta.
In tribuna al Roland Garros, con vista Coppa dei Moschettieri. Guga è spesso commentatore per i tornei, nonché protagonista delle premiazioni del circuito Atp, in patria e fuori.
Oggi, insieme al fratello Rafael, gestisce alcuni business avviati dopo la fine della carriera. Ma se il fratello ha in mano il polso delle attività, l'attenzione di Guga resta ancora sul tennis.
Attenzione che continua a mettere anche su chi ne ha bisogno, con le sue fondazioni: un cuore grande così.
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