Il kazako che ad Antalya ha fatto fuori Caruso e Berrettini è uno dei volti nuovi delle zone alte del ranking. Servizio bomba, carattere esplosivo, è uno che non rischia mai di essere noioso. Come testimonia anche la sua immagine...
Numero 49 Atp, a due passi dal best ranking (47), Bublik è considerato uno dei giocatori più in crescita, e dunque una minaccia per le zone di vertice.
La sua arma principale è il servizio, costantemente sopra i 200 orari. Ma anche coi fondamentali da fondo campo il kazako si fa rispettare...
Non ha ancora vinto un titolo Atp, ma vanta sei vittorie su altrettante finali nel circuito Challenger.
Spesso si vede Bublik lamentarsi con se stesso in campo: molto esigente con il proprio tennis, il kazako è uno che non nasconde le proprie emozioni.
Nato a Gatchina, in Russia, il 17 giugno 1997, Bublik ha passaporto kazako e risiede a Monte-Carlo da qualche anno.
Servizio? Diritto? Rovescio? No, a detta del diretto interessato, la sua migliore qualità è... dormire. Può arrivare - dice - fino a 16 ore al giorno.
Il suo miglior risultato in uno Slam è il terzo turno raggiunto agli Us Open del 2019.
Sul cemento e sul veloce, Bublik sembra esprimere il suo miglior tennis, assecondando le sue caratteristiche di attaccante.
Attualmente nel suo staff ci sono il padre Stanislav Bublik e Artem Suprunov.
Numero 49 Atp, a due passi dal best ranking (47), Bublik è considerato uno dei giocatori più in crescita, e dunque una minaccia per le zone di vertice.