Edberg, il signore della volèe

Un gentleman in campo e fuori, a tal punto che l’ATP gli ha intitolato il Premio Sportività consegnato ogni anno. Semplicemente Stefan Edberg, uno dei prodotti di punta della celebre – e scomparsa – scuola svedese. E uno dei maggiori interpreti del serve&volley di tutti i tempi.

Per stile ed eleganza sul campo da tennis, Stefan Edberg è l’unico giocatore paragonabile a Roger Federer.

Edberg era rapidissimo di piedi e molto esplosivo: sembrava avere una predisposizione naturale per il gioco offensivo, grazie anche a un grande senso della posizione.

Da molti, le sue volèe sono tutt’ora considerate le migliori mai viste su un campo da tennis.

La famosa esultanza dopo il titolo a Wimbledon 1988, strappato a Becker in quattro set: 4-6 7-6 6-4 6-2

Edberg avrebbe vinto i Championships anche due anni più tardi, sempre contro il suo grande rivale Becker, bruciando due set di svantaggio ma riuscendo a spuntarla al quinto, per 6-2 6-2 3-6 3-6 6-4.

Un signore, nel Tempio del tennis, dove le tradizioni restano intatte a distanza di oltre cent’anni. Il binomio perfetto per mettere tutti d’accordo. Anche se più avanti, un certo Roger Federer…

Il suo servizio non era fra i più potenti, ma era perfetto per il suo gioco di volo, con una dinamica di esecuzione che lo proiettava immediatamente in avanti

Curioso l’ordine in cui lo svedese ha vinto i suoi sei Slam: prima due Australian Open, poi due Wimbledon, quindi due Us Open, nel biennio 1991-1992, rispettivamente contro Courier e Sampras.

Il Roland Garros è l’unico Slam mai vinto da Edberg: ha raggiunto la finale nel 1989, ma si è arreso in cinque set a Michael Chang

Nel dicembre del 2013 Roger Federer ha annunciato che Stefan Edberg sarebbe stato aggregato al suo team. I due hanno lavorato insieme per due anni, iniziando a costruire la rinascita che avrebbe riportato Federer al n.1 ATP