Sampras, Agassi e quel duello indimenticabile

Anno 2001, Flushing Meadows, quarti di finale. Di fronte i due tennisti più forti dell’ultima decade: Pete Sampras da una parte, Andre Agassi dall’altra. Estremamente diversi, ma ugualmente vincenti. Tanto che quel 6 settembre di 18 anni fa diedero vita a un incontro entrato nella storia.

Quel giorno, a New York, non sembravano esserci le premesse per un duello epico. Sampras era arrivato a Flushing Meadows senza titoli per la prima volta dal 1989, mentre Agassi aveva vinto gli altri tre tornei più importanti sul cemento: Australian Open, Indian Wells e Miami.

I precedenti dicevano 17-14 per Sampras, ma Agassi aveva vinto gli ultimi tre, compresa la finale a Los Angeles di poco più di un mese prima, conquistata in due set senza particolare storia.

Eppure quella sera sull’Arthur Ashe Stadium, in prime time sulla tv americana, Sampras sfoderò un match degno dei tempi d’oro, aiutato da un avversario che giocò ugualmente benissimo.

Sampras si divorò il primo set da 6-3 al tie-break, ma poi ne vinse altri tre. Sempre al tie-break, sempre con un tennis stellare, sempre senza subire un solo break in tutto l’incontro. “Non avevo mai perso un match senza subire break, si vede che con Sampras non basta battere al meglio” , avrebbe detto Agassi.

Memorabile la standing ovation del pubblico prima del quarto tie-break. I 23.033 paganti si alzarono tutti in piedi ad applaudire, per 48 lunghissimi secondi. Una scena da brividi, per ringraziarli per lo spettacolo offerto ma anche per due carriere indimenticabili.

Alla fine vinse Sampras per 6-7 7-6 7-6 7-6, servendo 25 ace e anche un concentrato di potenza e qualità che su un campo da tennis si è visto davvero raramente.

Quella volta, anche la stretta di mano fra i due fu più calorosa del solito. Erano entrambi consapevoli di aver dato vita a un incontro storico, in grado di andare oltre la loro rivalità sportiva.

Dopo quella vittoria, Sampras avrebbe battuto Marat Safin in semifinale, per poi arrendersi a Lleyton Hewitt in una finale senza storia: 7-6 6-1 6-1. Sembrava un’enorme chance fallita per vincere un ultimo Slam, invece 12 mesi dopo, con appena una ventina di partite vinte nell’intera stagione, lo Us Open fu di nuovo suo. Per l’ultima volta. Con Agassi battuto in finale e il successivo ritiro dalle competizioni.