Scatti d'Au... stralia. Le 10 migliori foto del Day 2

Quanti giocatori al mondo riescono a far male anche da quella posizione, con i piedi dietro la scritta Melbourne? Uno solo: Rafael Nadal.

Un triangolo di luce per illuminare Daria Kasatkina. Anche se il suo Australian Open di luce ne ha vista ben poca: è durato solo 57 minuti...

Occhi (a mandorla) sulla palla. Sempre.

Tigre... a metà. Anche se Elina Svitolina si augura di diventare tale anche nei tornei del Grande Slam, nei quali non è mai andata oltre la semifinale.

Anche stavolta tocca metterci una pietra sopra e ripartire. Maria Sharapova continua a faticare, e raccoglie solo delusioni da mesi, ma non ha alcuna voglia di gettare la spugna. Per fortuna.

La rimonta del primo turno è di Fabio Fognini: sotto due set a zero contro Reilly Opelka prima della pioggia di lunedì, a segno al quinto set martedì. Sapeva di non poter sbagliare e non ha sbagliato: la sua esplosione di gioia dopo il match-point la dice lunga.

Nell'albo d'oro dell'Australian Open c'è un solo nome, dal 2006 in avanti, che non sia Djokovic, Federer e Nadal. È quello di mister Stan Wawrinka che, in un modo o nell'altro, nelle migliori foto di giornata ci finisce sempre.

L'uomo che si trova di fronte gli ha appena rifilato un 6-2 6-3 6-0 sulla Rod Laver Arena, ma per Hugo Dellien la stretta di mano con Nadal resta comunque un'emozione.

Una carriera avvolta nell'ombra. È quella di Jo-Wilfried Tsonga, che ormai da (troppi?) mesi fatica a giocare con continuità per via di ripetuti problemi fisici. A Melbourne si è ritirato sotto 2 set a 1 contro Popyrin, e il suo calvario sembra non avere fine.

La testa nella racchetta. Se Ernests Gulbis decidesse di mettercela un po' più spesso, vittorie come quella su Auger-Aliassime all'esordio a Melbourne sarebbero all'ordine del giorno.