Rafa Nadal raggiunge la 27ma finale Slam in carriera. Con il successo in tre set su Berrettini, arriva a giocarsi il titolo per la quinta volta allo Us Open, il torneo non su terra battuta in cui ha vinto più partite (63). Nadal ha vinto il titolo a New York nel 2010, 2013, 2017, e perso la finale del 2011.
Nadal ha chiuso il match con 4 ace contro i 9 di Berrettini, e 4 doppi falli a 2. L'azzurro ha realizzato sette vincenti in più, 37 a 30 ma ha finito per pagare soprattutto i 44 gratuiti a 18. Nadal è a un solo passo dal 19mo Slam, uno in meno di Roger Federer. Affronterà Medvedev, bloccato dalla tensione nell'unico precedente in finale a Montreal quest'anno.
"Il primo set è stato un po' frustrante, ho avuto diverse palle break ma siamo andati al tiebreak, e non vorresti mai giocarne uno con un avversario come Matteo" ha detto Nadal. Lo spagnolo firma il primo break sul 4-3 nel secondo set, e la partita cambia, "Ho iniziato a giocare più aggressivo" ha spiegato Nadal, che a caldo omaggia l'azzurro. "Matteo è giovane, ha tutto, ha un grande futuro davanti a lui. Diventerà un grande giocatore"
Quarto italiano in una semifinale Slam nell'era Open, Berrettini è il più giovane a spingersi così avanti a Flushing Meadows dai tempi di Novak Djokovic nel 2010. Nel primo set mantiene anche una strategia giustamente aggressiva. Ma da fondo deve rischiare di più, e si moltiplicano gli errori, forzati e non, da entrambi i lati. Bravo comunque l'azzurro a restare in partita per due set e mezzo.
Di dritto, Nadal ottiene il doppio dei vincenti rispetto agli errori, gratuiti e forzati. Berrettini, costretto alla distanza a giocare di fretta, paga anche i 20 errori col suo colpo migliore.
Il primo set rimane il migliore della partita di Matteo Berrettini, che gioca deciso, e salva anche un set point sul 5-4 con una gran prima, poi estrae una palla corta delle sue dal cilindro delle soluzioni e delle opportunità. Alla distanza, però, arriverà con meno energie rispetto al maiorchino.
Proprio una palla corta tradisce Berrettini che così manca il secondo set point consecutivo nel tiebreak del primo set. Era avanti 6-4 l'azzurro, che però commette quattro errori negli ultimi quattro punti
Nadal mette in campo il 55% di prime in campo nel match. Ma è praticamente ingiocabile: perde quattro punti in tutto il match (37 vinti su 41). Berrettini si ferma al 63%. Con la 'seconda', Nadal costruisce un chiaro e prezioso vantaggio competitivo: ottiene quasi tre punti su quattro (74%), l'azzurro meno di uno su due (46%).
Nadal attacca sistematicamente Berrettini sul rovescio. L'azzurro ricava tre vincenti a zero con questo colpo, ma commette anche dieci errori in più, 22 a 12. Soprattutto, nonostante i miglioramenti comunque evidenti sul suo lato meno forte, col passare dei game fa sempre più fatica a contrattaccare e muovere il gioco da sinistra.
Nadal invece gioca via via più libero, si regala anche bei passanti lungolinea sugli attacchi di Berrettini che sente venir meno le energie e la possibilità di spingere da fondo e prova ad accorciare gli scambi. Ma per arrivare sin qui ha giocato sei ore di più, e al terzo set la differenza si vede, si sente, si tocca. Ma per Berrettini, questo è solo l'inizio di una grande storia ancora da raccontare.