Racchette in montagna: quando il tennis va in alta quota
Da Gstaad a Kitzbuehel, appuntamenti storici del circuito Atp europei, passando per le esibizioni… la palla vola di più e lo scenario diventa da favola. Guardare per credere
Gstaad, ma anche Kitzbuehel, i tornei in montagna sono sempre speciali, non solo per come viaggiano le palline (molto più forte per via dell’aria rarefatta)
Particolari di solito sono anche i trofei che si portano a casa i vincitori. Lo sa bene Matteo Berrettini che lo scorso anno ha messo in bacheca la “roccia” di Gstaad
Capita anche che duranti le premiazioni, al posto della musica di sottofondo, vengano utilizzati… strumenti tipici come in questo caso, sempre a Gstaad
In Europa un altro grande torneo simbolo di tennis in montagna è sempre stato quello austriaco di Kitzbuehel, che si gioca dal 1993
In Italia dal 2014 al 2016 si è svolto nella cornice delle Dolomiti ampezzane il Challenger Atp di Cortina, a oltre 1.200 d’altitudine sul livello del mare
Tennis e montagna vuol dire anche esibizioni: qui, a quasi 3.000 metri, Filippo Volandri e Matteo Viola sulla Tofana di Mezzo, a Cortina d’Ampezzo
2.700 metri anche per i francesi del Piz du Midi, sui Pirenei francesi: racchetta in mano ci sono Guy Forget e Masour Bahrami
Certo, tra gli inconvenienti del caso o gli effetti collaterali, qualche repentino cambio del meteo e delle temperatura per chi sta in campo (o in tribuna…)
Una versione ‘montana’ di transportación accompagna i Becker, papà Boris e figlio Noah, ad alta quota
A beneficio di tutti gli spettatori, in tribuna o davanti allo schermo, lo sfondo del tennis in montagna è sempre impagabile