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Madrid, Alcaraz: "Buone sensazioni, ma non so se sarò al 100%"

Il murciano dopo aver saltato i tornei di Monte-Carlo e Barcellona a Madrid scenderà in campo da campione in carica, ma non si illude: "Non ho ancora il ritmo, felice se dovessi giocare 3-4 partite"

di | 24 aprile 2024

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Carlos Alcaraz (Getty Images)

La sensazioni stavolta inducono all'ottimismo, anche se Carlos Alcaraz preferisce non sbilanciarsi e "non dire nulla, perché quando ho detto che avrei giocato a Barcellona poi non è stato possibile". Vincitore delle ultime due edizioni del torneo, Madrid segnerà per il n.3 del mondo l'esordio della sua stagione sul rosso. Un esordio ancora ricoperto d'incognite. L'infortunio al braccio che lo aveva costretto a dare forfait ai due eventi di Monte-Carlo e Barcellona non pare infatti del tutto superato, ma "avverto buone sensazioni - ha dichiarato Alcaraz - c'é ancora qualche giorno prima del mio primo match, oggi mi sono allenato con maggiore intensità e le cose sembrano procedere bene". 

Con il Roland Garros all'orizzonte, prima tappa di un trittico che si completerà con Wimbledon e il torneo Olimpico sui campi in terra parigini, l'obiettivo di Alcaraz - così come di molti suoi colleghi - resta legato a una condizione fisica uscita arrugginita dalla pausa forzata a cui è stato costretto. Per questo, ha ancora aggiunto, "non voglio mettermi alcuna fretta, e non voglio rischiare di incappare in alcun problema", anche se l'occasione che gli si profila davanti è di quelle molto ghiotte, visto che in caso di vittoria diventerebbe il primo giocatore nella storia del Mutua Madrid Open a vincere il titolo per tre anni consecutivi: "Non sono uno che guarda ai record però poi le informazioni mi arrivano lo stesso, non posso far finta di nulla - ha detto Alcaraz in conferenza stampa - Cerco di non farci troppa attenzione, ma so che sono traguardi molto belli quelli che potrei ottenere qui". 

Per riuscirci occorrerà disfarsi di una concorrenza che arriverà a Madrid molto agguerrita e decisa a dar continuità a quanto di buono mostrato nei primi eventi dello swing sulla terra battuta: Tsitsipas campione nel Principato, Ruud reduce dalla sua prima vittoria in un Atp500 a Barcellona, Sinner a caccia del sorpasso ai danni di Novak Djokovic. Pochi i riscontri su cui poter fare affidamento, alto l'ottimismo con cui il murciano guarda però alla sfida che l'attende: "Sono arrivato qui senza ritmo e senza aver giocato alcun match sulla terra battuta, ma giocare a Madrid di fronte ai miei amici e alla mia gente mi dà sempre tanta energia. E' un torneo che gioco da quando ho 5 anni e prendervi parte mi dà sempre una motivazione in più". 

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Atteso da un secondo turno contro il vincitore del match tra Arthur Rinderknech e Alexander Shevchenko,  Alcaraz dovrebbe fare il suo esordio nel torneo venerdì avendo così a disposizione ancora due sessioni di allenamento per valutare le condizioni del suo braccio destro, fasciato durante l'ultima seduta e tornato a imbracciare la racchetta dopo qualche giorno di movimenti a vuoto: "Non posso dire che sarò al 100% perché non lo so e non c'é nulla di scontato - ha riflettuto ancora Carlitos - Ma basandomi sulle sensazioni che avverto ora se penso alla mia mentalità sarei felice se riuscissi a giocare 3-4 partite". Per un'eventuale finale contro Jannik Sinner, ennesimo capitolo di una rivalità aggiornatasi quest'anno a Indian Wells, ne serviranno sei. E che anche l'italiano sia arrivato nella capitale spagnola a fari spenti, stavolta più che a una pretattica fa pensare a una programmazione in cui Madrid per entrambi non è che una tappa d'avvicinamento verso altri obiettivi. Programmazione o bluff che sia, sarà la Caja Magica a dirlo.

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