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5 titoli Atp ad aprile: l'Italia punta al record (di 7)

Con la vittoria di Matteo Berrettini a Marrakech, in Marocco, l'Italia del tennis ha vinto il quinto torneo Atp della stagione. E siamo a inizio aprile. Il record è di 7 titoli, vinti sia nel 1977, sia nel 2021. Con otto mesi di stagione davanti, l'impresa appare possibile

08 aprile 2024

Il primato dei giocatori italiani fra i top 10 (10) è ormai a un passo, lontano solamente una lunghezza, visto che sono in nove gli azzurri a essersi piazzati nell'élite della graduatoria di questo lunedì. Ma c'è un altro record che è appena più distante, ma che visto l'andazzo sembra alla portata dei nostri giocatori.

Con la vittoria di Matteo Berrettini a Marrakech, in Marocco, l'Italia del tennis ha vinto il quinto torneo Atp della stagione. E siamo a inizio aprile. Tre titoli se li è presi Jannik Sinner (e che titoli: Australian Open, Rotterdam, Miami), ma insieme al numero 2 del mondo si sono messi in mostra anche Luciano Darderi (a segno a Cordoba, su terra battuta) e appunto Berrettini. Che, per aggiungere ulteriori aspettative, ha avvertito che per lui questo è 'soltanto l'inizio'.

Luciano Darderi (Foto Twitter Cordoba Open)

Ma quando, in passato, l'Italia è riuscita a fare meglio di così? Si tratta di pochissime occasioni, anche se molte di queste sono concentrati negli ultimi anni. Il record assoluto è di sette trionfi in un anno, raggiunto nel 1977 (tre di Corrado Barazzutti e Paolo Bertolucci, uno di Adriano Panatta) e nel 2021 (quattro di Sinner, due di Matteo Berrettini, uno di Lorenzo Sonego). In altre stagioni è andata comunque molto bene, con sei successi (nel 1976, nel 2018 e nel 2022) o con cinque (nel 2019, anche se in quel caso rimane fuori il successo di Jannik nelle Next Gen Atp Finals).

Poi però bisogna anche calcolare il 'peso specifico' di ogni vittoria. E allora già questo 2024 si pone vicino alla vetta. Mai avevamo messo in bacheca un torneo dello Slam che non fosse il Roland Garros. Mai avevamo avuto un giocatore capace di vincere tre tornei della caratura di quelli vinti da Sinner in questi primi tre mesi della stagione. Nel 1976, Panatta vinse al Roland Garros e a Roma, ma non riuscì a centrare la tripletta. 

L'obiettivo dunque, da qui in avanti, è cercare di andare oltre quella 'quota sette' che fino a qui è sempre stata il massimo possibile. Un traguardo che in certi anni è sembrato appartenere a un altro mondo, impossibile persino da pensare per il tennis tricolore. Esempio: dal 21 marzo 1994 – giusto trent'anni fa – al 26 maggio 2001, riuscimmo a mettere in cascina solamente un titolo del circuito maggiore. Lo vinse nel 1998 Andrea Gaudenzi, attuale presidente Atp, sulla terra di Casablanca. Era un 250, e allora pareva di aver vinto un Masters 1000. Adesso quando vinciamo un 1000 sembra quasi qualcosa di normale.

Mancano otto mesi alla conclusione della stagione e manca una valanga di tornei per riuscire a migliorare il primato tricolore. Anche perché ormai ogni settimana è buona per vincere. Che sia terra, cemento, erba, sintetico indoor, non cambia molto. Abbiamo un gruppo di giocatori capaci di fare la differenza ovunque e contro chiunque: arrivare a quota 8 adesso non appare più un'impresa.

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